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Atm, la chiave della nuova mobilità di Messina

L’azienda trasporti ha presentato i dettagli dell’ultimo bilancio chiuso con un utile di oltre 2 milioni

È forse la partecipata del Comune con il maggior numero di investimenti già incassati, quella alla quale, dopo l’attecchimento della differenziata, si chiede di realizzare la prossima rivoluzione “culturale”.
L’Atm è chiamata ad accompagnare il messinese verso il nuovo paradigma della mobilità. Quello che punta, nel medio-lungo termine, allo svuotamento del centro città dalle auto, e prima, al più massiccio utilizzo dei mezzi pubblici e dei parcheggi cittadini. Senza un servizio pubblico efficace, puntuale e “conveniente” Messina resterà la città del caos in centro.
Di recente l’azienda ha approvato il bilancio del 2022 con un utile netto di oltre 2.600.000 euro che «verranno impiegati per nuovi investimenti». I dati, visto che siamo ad agosto del 2023, possono apparire anacronistici, ma il dettaglio serve a dare il senso dell’attività della società di via La Farina. Le voci delle entrate non pubbliche, cioè quelle che non provengono dal contratto di servizio con il Comune o dalla Regione, sono tutte in attivo rispetto al 2021, quando va detto, il covid aveva ancora una rilevanza sui servizi pubblici. Dalla bigliettazione l’Atm ha incassato 1,3 milioni, tanto quanto fatturato nel 2021. Gli abbonamenti però, sono cresciuto dell’81% perchè hanno portato nelle casse dell’azienda 1,4 milioni contro i 779mila euro dell’anno precedente.

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