La vicina ex discarica di contrada Zuppà versa in «condizioni severamente critiche», con «potenziale rischio per l’incolumità pubblica».
A certificarlo è la relazione tecnica sullo stato del sito redatta dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dopo il sopralluogo compiuto lo scorso 6 luglio, insieme al personale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e ai consulenti tecnici della Procura della Repubblica di Messina. È l’ennesima conferma, se mai ce ne fosse bisogno.
Lo evidenzia il primo dei provvedimenti conseguenti a quanto emerso nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 3 agosto presso la prefettura di Messina: l’ordinanza con cui il sindaco di Furnari, Felice Germanò, istituisce il divieto di transito veicolare e pedonale su tre strade ricadenti nel territorio comunale e limitrofe a contrada Zuppà, le due provinciali di contrada Loco e una strada in prossimità del greto del torrente Mazzarrà.
Il provvedimento segue il sopralluogo tecnico di martedì scorso, alla presenza del curatore, dei sindaci di Furnari, Terme Vigliatore, Mazzarrà Sant’Andrea ed i rispettivi tecnici.
Come riportato dalla Gazzetta in quella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza era stata posta l’attenzione sul «concreto, serio rischio per la pubblica e privata incolumità». Un pericolo messo nero su bianco dal curatore fallimentare della Tirrenoambiente, gestore dell’ex discarica. Angelo Vitarelli, infatti, aveva lanciato l’allarme sulla presenza di «concentrazioni di biogas superiori alla percentuale ammessa in condizioni normali», facendo emergere il «concreto ed imminente pericolo di crollo del piede che sostiene l’ammasso di rifiuti».
Da qui l’esigenza posta dalla prefetta, Cosima Di Stani, di inibire l’accesso al sito, ad eccezione del personale incaricato delle operazioni per garantire la sicurezza.
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