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Messina, contro l’abbandono di rifiuti arrivano altre 60 telecamere

Offensiva del Comune che noleggia in via sperimentale nuove fototrappole

Dovrebbero farsi più duri i tempi per chi abbandona i rifiuti in città e soprattutto in periferia e nei villaggi. Il fenomeno, in estate, sembra assumere toni sempre più rilevanti e questo fa indispettire i cittadini, quelli onesti, che oltre a pagare la Tari, devono anche vedere lo scempio quotidiano di Messina. La tecnologia, in questi casi, può venire incontro con una doppia funzione. Quella squisitamente di caccia all’autore e quella di deterrente per scongiurare altri abbandoni. E se per gli incendi, in questi giorni, sono stati chiamati in causa, specie in Calabria, i droni, per la “monnezza” lasciata in giro per la città possono venire incontro le telecamere. Non è una novità assoluta, ovviamente, ma la modalità in cui verrà utilizzate, quella lo è.
Il Comune ha già una serie di fototrappole che in questi anni hanno dato i loro frutti, ma non senza un dispendio di tempo che ne ha ridotto l’efficacia. Le registrazioni vanno tutte visionate dalla Municipale che poi deve cercare di risalire all’autore dell’abbandono illecito.
Invece, qualche giorno fa, il Comune ha affidato ad una azienda pugliese, la Vitruvio, un appalto sperimentale per moltiplicare gli occhi elettronici in città.
È stato previsto il noleggio per quattro mesi di 60 fototrappole di ultima generazione, che ovviamente si aggiungono a quelle già a disposizione dei vigili urbani, ma che avranno un servizio aggiuntivo. Infatti, l’azienda salentina non si occuperà solo di piazzare le telecamere nei punti nevralgici indicati dall’amministrazione, ma anche di analizzare le registrazione e di fornire il “materiale” alla Municipale per multare gli zozzoni. Infatti, l’azienda metterà a disposizione anche i “frame”, le porzioni di filmati che testimonieranno l’abbandono, i dati dei mezzi coinvolti e tutt il contesto utile per elevare, senza perdere ore e ore, la multa da parte dei Vigili. Nell’appalto di circa 65.000 euro sono compresi anche un report mensile sulle attività svolte e una campagna social di informazione preventiva che dovrebbe scattare a giorni.

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