Messina

Domenica 24 Novembre 2024

Schiuma e chiazze marroni nel mare tra Tindari e Barcellona, rientra l'allarme: "La causa non è l'inquinamento"

Spiaggia di Marinello

Non deve destare preoccupazione per la salute delle cristalline acque del mare della baia di Tindari l’occasionale - in particolare nella tarda mattinata - fenomeno rappresentato dalla presenza di schiuma. Il curioso fenomeno ha fatto sorgere più di un interrogativo a residenti e, soprattutto, villeggianti che in queste settimane affollano le spiagge della perla alle pendici del monte Tindari. Segnalazioni analoghe si sono riscontrate anche sui social in riferimento alle vicine località balneari di Bazia e Tonnarella. In effetti durante il periodo estivo non di rado si osserva la presenza di schiuma in mare. Spesso si tende ad associarla all’inquinamento di origine antropica, ma non sempre è così, e la spiegazione è molto semplice, ed è la scienza a fornirla, come spiega lo stesso sindaco Francesco Iarrera. «Si tratta di un effetto tipico, prodotto da alcune alghe, con le alte temperature – rassicura Iarrera -. Non c'è alcun problema di inquinamento». Le chiazze marroni che, invece, periodicamente caratterizzano il mare barcellonese non sono attribuibili ad alcuna fonte di inquinamento. Dati e numeri alla mano, la conferma giunge dall’assessore con delega all'ambiente Nicola Barbera, che ha disposto ulteriori prelievi delle acque proprio nelle aree incriminate dal colore anomalo: «Il colore marrone che, a macchia di leopardo, caratterizza il nostro mare non è imputabile ad alcuna contaminazione fecale o fognaria. Addirittura i parametri di contaminazione batterica, riferiti ad escherichia coli ed enterococchi, sono ancora più bassi di quelli rilevati la settimana scorsa». Quale la causa del colore che tanto ha inquietato i bagnanti ? «Si tratta di microalghe e fitoplancton - chiarisce Barbera - e nel dettaglio di un fenomeno noto come bloom algale, che consiste in una fioritura di alghe favorita da alcune condizioni ambientali tipiche del nostro territorio. Su tutte, il surriscaldamento delle acque e l’affluenza in mare di vari corsi d’acqua. Questi ultimi trasportano enormi quantità di nutrienti come fosforo ed azoto, che accelerano il ciclo biologico delle alghe. Le mareggiate degli ultimi giorni hanno ulteriormente amplificato il fenomeno». Infondato quindi il timore che le macchie marroni potessero essere la spia di inquinamento fognario del mare barcellonese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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