Si è svolto ieri mattina il sopralluogo richiesto dal curatore fallimentare della Tirrenoambiente, Angelo Vitarelli, sul sito dell’ex discarica di rifiuti urbani di contrada Zuppà, per verificare lo stato dei luoghi e coordinare le iniziative sollecitate dalla prefetta di Messina, Cosima Di Stani. Il sopralluogo urgente si è imposto dopo che, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di venerdì scorso, si era appreso della presenza di concentrazioni di biogas superiori alla percentuale ammessa in condizioni normali e il pericolo di crollo dell’ammasso di rifiuti. Presenti oltre allo stesso Vitarelli, i sindaci di Mazzarrà Sant’Andrea, Carmelo Pietrafitta, Terme Vigliatore, Bartolo Cipriano e Furnari, Felice Germanò, accompagnati dai rispettivi tecnici. Nonostante fosse stato invitato anche l’Ufficio del Genio civile di Messina, soggetto attuatore del revamping della torcia del biogas, nessun funzionario ha partecipato al sopralluogo. «Il curatore della Tirrenoambiente – racconta Germanò – ci ha riferito che al momento ci sono il 58 per cento di emissioni di metano, con una soglia critica fissata al 60 per cento. Su richiesta del prefetto – aggiunge – dovremo provvedere, ciascuno per il proprio territorio di competenza, a chiudere al transito veicolare e pedonale tutte le vie di accesso alla discarica». La prefettura, nella sua nota, ha infatti sollecitato, per motivi di sicurezza pubblica, «di inibire […] l’accesso all’intero sito di discarica (fatta eccezione del personale incaricato delle operazioni finalizzate a garantire la sicurezza della discarica) e la viabilità allo stesso adiacente nelle more dei necessari urgenti interventi di captazione dei gas». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina