E' stato fatto saltare alle 6.30 in punto. Un boato che sicuramente è stato sentito da tutta la popolazione che risiede dalle parti del viadotto Ritiro, ma anche oltre. Le operazioni si sono concluse nei tempi stabiliti, con la chiusura alle 6 della tratta Messina-Rometta e la riapertura poco dopo le 8. Tutto si è svolto senza intoppi.
La polstrada già da qualche ora prima dell'ora X presidiava gli svincoli interessati, cioè Rometta, Villafranca e Messina Boccetta (in entrata). L'operazione è scattata alle 6 con l'interruzione del transito, e dopo che l'intera tratta è stata libera da mezzi e completati gli ultimi inneschi dell'esplosivo, il via alla detonazione.
Non è stato necessario sgomberare le case della zona di Ritiro perché il raggio di caduta potenziale dei detriti dopo l’esplosione non comprendeva alcuna delle abitazioni della zona.
Questa operazione di brillamento è stata decisa, un po’ per accelerare i tempi di demolizione (in altri punti non era possibile proprio perché la zona abitata era sottostante la struttura da abbattere) e soprattutto perché in quel tratto così vicino alla galleria Baglio non c’era la possibilità di attivare il carro ponte per lo “svaro” della campata. Quanto alla ricostruzione della carreggiata monte del viadotto Ritiro, questa fase riprenderà dopo l’estate per concludersi, a febbraio.
E dopo la demolizione di oggi la Toto Costruzioni proseguirà i lavori sul viadotto Ritiro ancora per qualche giorno prima della breve pausa agostana. “Dopo l’estate si procederà con l’avvio delle fasi di varo dei nuovi impalcati.” Ha comunicato l’azienda abruzzese che in sei mesi dovrà concludere l’appalto avviato nel 2016
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