Tangenziale di Messina: stop all’uscita di Giostra per chi viene da Palermo, più caos in città. Le nuove regole
Ore 10. Cambia la viabilità. Ieri nuova rivoluzione lungo la tangenziale di Messina per l’ennesimo step dei lavori per la ricostruzione del viadotto Ritiro. Dopo un primo rinvio di una decina di giorni, ieri è stata aperta la bretella di Boccetta che consente a tutti i mezzi di poter utilizzare anche questo svincolo provenendo dalla carreggiata opposta. L’altra importante novità è quella legata alla chiusura dello svincolo di Giostra per chi viene da Palermo. Nuova uscita a Boccetta Il vantaggio di questa nuova viabilità è che, all’altezza del bypass Baglio, non ci si può più confondere. Non c’è più possibilità di scegliere quale corsia prendere. Tutti devono tenere la sinistra e andare giù per il bypass per arrivare nella carreggiata di valle. A quel punto il viaggio prosegue in doppio senso di marcia per i successivi tre km, fianco a fianco con le auto che vanno in direzione opposta. Fino appunto a Boccetta, dove è possibile da ieri uscire dalla tangenziale utilizzando la nuova bretella realizzata dalla Toto Costruzioni, a spizzichi e bocconi, negli ultimi due mesi. Ma chi deve continuare il proprio percorso non deve uscire a Boccetta, ma proseguire per un centinaio di metri e a quel punto rientrare nella carreggiata corretta. Giostra cosa cambia Con l’obbligo di usare il bypass Baglio viene meno la possibilità di andare a Giostra se si proviene da Villafranca. Questo perché i lavori interessano proprio l’ultimo “dente” della viadotto Ritiro, quello più vicino allo svincolo. E allora cosa deve fare l’automobilista che viene da Palermo e deve andare nella zona nord? Deve arrivare a Boccetta, con il by pass, e poi ha due opzioni. O passa dalle strade cittadine oppure riprende l’autostrada a Boccetta e viaggia verso Giostra direzione Palermo. Ma deve prestare attenzione al fatto che non può fare inversione a “U” a Boccetta ma deve farla dove gli è consentito, quindi a valle dello svincolo, almeno all’altezza della Sovrintendenza. Ieri questo ha creato più di un problema alla viabilità cittadina e autostradale. Un presidio, come previsto nel protocollo prefettizio, sarebbe utile a evitare il “ tappo”. Ieri, per molte ore, non c’è stato ma, per via degli incendi è facile immaginare che ci siano stati delle carenze di personale. Restano le perplessità in vista del controesodo e della gran mole di auto che si riverserà dalla zona tirrenica in città. Un’uscita in più, come quella di Giostra, forse sarebbe stata una valvola di sfogo importante per alleggerire la pressione. Lo sciopero E ieri seconda giornata consecutiva di sciopero dei lavoratori della Toto Costruzioni impegnati nel cantiere del viadotto Ritiro, i quali hanno aderito alla mobilitazione proclamata dalla Feneal Uil per denunciare il mancato pagamento di due mensilità di stipendio arretrate. «Una situazione vergognosa ed inaccettabile che sta mettendo a serio rischio di sopravvivenza decine di famiglie degli operai della Toto costruzioni che non ricevono emolumenti da oltre due mesi e che vede il contestuale assordante silenzio da parte del Cas – dicono Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica –. Insieme alle maestranze, attendiamo, con grande fiducia, le risultanze che, a strettissimo giro, dovrebbero giungere a seguito dell’autorevole intervento della Prefetta Di Stani».