A distanza di oltre due mesi dal vertice tenutosi al Comune di Lipari, alla presenza del sindaco metropolitano Federico Basile, dei quattro sindaci eoliani, Riccardo Gullo, Domenico Arabia, Giacomo Montecristo e Clara Rametta, del dirigente della Città metropolitana Salvo Puccio, del dirigente generale del Comando del Corpo forestale regionale, Giuseppe Battaglia, e rappresentanti di altri organismi e/o uffici, uno dei temi messi sul tavolo, le criticità nella Riserva naturale orientata “Monte Fossa delle Felci e dei Porri” di Salina, non hanno trovato soluzione, anzi la situazione sembra essere nettamente peggiorata. In quella sede, era chiaramente emerso che il sito, per via di interventi indispensabili che non si effettuano da anni, fosse a forte rischio, specie durante la stagione estiva ma più in generale anche per l’incolumità di chi vi sia avventura in qualsiasi periodo dell’anno. Se ne accorge chi nella Riserva, autentica fucina di biodiversità, effettua escursioni con una certa frequenza e/ o conduce gruppi di escursionisti. Le strisce parafuoco sono ormai un miraggio e non va certo meglio nei sentieri da utilizzarsi in eventuali casi d’emergenza. Ma non è tutto: in un sito così importante “langue” anche il servizio antincendio. Il Corpo forestale non ha mezzi per intervenire, nel malaugurato caso scoppi un incendio e, in tema di prevenzione, non è certamente il massimo quello che è il previsto utilizzo delle vedette e delle squadre antincendio della Forestale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina