Il governo Schifani, dopo il via libera ottenuto dall’aula dell’Ars, mette in campo 800 mila euro per gli autotrasportatori di merci infiammabili che devono raggiungere le isole minori. Serviranno per sterilizzare gli aumenti che Caronte & Tourist isole minori, operando in regime di libero mercato, dopo la rescissione del contratto con la Regione, applicherà da oggi per il trasporto delle merci, elencate nell’accordo europeo sui trasporti come pericolose (elenco che oltre ai carburanti convenzionali comprende anche Gpl, olio esausto, ossigeno, paglia, rifiuti speciali, rifiuti ospedalieri, vuoto non bonificato, etc.). Ad esempio, nel caso della benzina, l’aumento inciderà tra tre e cinque centesimi di euro al litro, mentre per il gasolio l’incidenza produrrà un aumento medio di un centesimo al litro. «Il nostro obiettivo è sterilizzare gli aumenti. Grazie a questo contributo – dice il presidente Schifani – scongiuriamo il rischio dell'aumento del prezzo del carburante per residenti e turisti, per di più in piena stagione estiva. Allo stesso tempo, evitiamo che schizzino verso l'alto i costi a carico degli autotrasportatori che quotidianamente, per lavoro, raggiungono le isole siciliane». Intanto “scendono in campo” gli otto sindaci dei Comuni delle isole minori siciliane che, in un documento, inviato a diversi organismi istituzionali, nazionali e regionali evidenziano come «l’annunciato incremento di corse a mezzo nave, da parte di Caronte & Tourist isole minori, in realtà contempla solo un incremento in rapporto a quelle ridotte, effettuate dopo il sequestro della maggior parte delle navi, impegnate nei collegamenti con tutte le isole di Sicilia, operato da parte della magistratura (attualmente ne rimangono sequestrate soltanto tre) con gestione “a libero mercato” e, quindi, senza alcuna possibilità di intervento da parte pubblica». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina