Messina, il Riesame rigetta i ricorsi dei legali: le navi Caronte & Tourist restano sotto sequestro
Restano comunque sotto sequestro le sei navi del gruppo Caronte & Tourist Isole Minori sottoposte a “fermo con facoltà d'uso” concessa poi dal gip (possono navigare sotto il controllo dell'amministratore giudiziario). Hanno deciso così i giudici del Tribunale del riesame, che hanno rigettato i ricorsi presentati nelle settimane scorse dai legali degli indagati e dell’azienda, gli avvocati Alberto Gullino, Antonio Roberti, Francesco Mucciarelli, Francesco Bertorotta e Carmelo Peluso. Si consuma così un'altra tappa dell'inchiesta delle Procura di Messina che ha visto nelle settimane scorse il sequestro complessivamente di nove navi della flotta della compagnia di navigazione, con al centro l'appalto per la gara regionale da 44 milioni del 2016, e ancora vigente, per le rotte con le isole minori. Il 6 giugno scorso tre traghetti e fondi in contanti erano stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo alla compagnia di navigazione. I sigilli erano stati apposti a tre traghetti, ritenuti dalla Procura di Messina non a norma rispetto ai passeggeri con mobilità ridotta. Qualche settimana dopo si era registrato un secondo sequestro, con altre sei navi, i traghetti Vesta, Isola di Vulcano, Sansovino, Isola di Stromboli, Antonello da Messina e Pietro Novelli. Questo perché per raggiungere la cifra decisa dal gip, di ben 29 milioni di euro, del sequestro, le prime tre non erano sufficienti dal punto di vista del valore di mercato. Il sequestro disposto ai primi di giugno dal gip Maria Militello era in pratica il seguito dell’operazione “Alto Mare”, che già nel 2020 aveva portato al blocco di altre tre navi della società messinese (il processo per questa prima tranche si sta concludendo in primo grado a Messina, n.d.r.). Sotto esame in questa inchiesta c'è la gara regionale da 44 milioni del 2016 e ancora vigente. Il provvedimento ai primi di giugno aveva interessato la nave Bridge attiva sulle isole Eolie, la Helga impiegata sulla rotta Palermo-Ustica, e la Ulisse utilizzata nel traffico merci sullo Stretto. In base a quanto accertato dalla Finanza queste tre unità navali non sarebbero idonee al trasporto di disabili, anziani, donne in gravidanza, persone con passeggini al seguito e quindi con mobilità ridotta, nonostante questo fosse un requisito garantito dalla società in occasione della partecipazione al bando regionale per le linee Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica. La decisione di oggi dei giudici del Riesame riguarda non le prime tre ma solo le sei navi sequestrate nella seconda tranche dell'inchiesta, che sono considerate idonee dalla Procura a navigare, tanto è vero che i pm avevano dato parere favorevole al sequestro consentendo l'uso dei mezzi, per non bloccare totalmente i trasporti con le isole minori.