Saranno gli organi giudiziari del tribunale di Patti a cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente in cui giovedì ha perso la vita l’architetto Giovanni Cipriano, nonché a far luce su eventuali responsabilità.
Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore della Repubblica Antonietta Ardizzone, che ha già disposto, come da prassi, l’autopsia sul corpo del 67enne morto nel primo pomeriggio di giovedì in una delle sale operatorie del Barone Romeo di Patti mentre stava per affrontare un delicato intervento chirurgico.
Il decesso sarebbe avvenuto per arresto cardiaco, probabilmente dovuto alle gravissime ferite e alle profonde lesioni riportate durante il violento impatto con una Lancia Ypsilon mentre, in sella alla sua moto, stava percorrendo la statale 113 all’altezza del “Canapè”, a poche decine di metri dall’ingresso del centro abitato di Patti.
Uno scontro violentissimo, riferiscono alcuni testimoni oculari, che avrebbe quasi tranciato di netto la gamba sinistra del povero Cipriano, il quale avrebbe anche riportato gravi lesioni ad uno degli arti superiori.
Sia la motocicletta dell’architetto che la Lancia Ypsilon sono stati posti sotto sequestro dal Comando della Polizia Municipale di Patti, su disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre sarebbe già stato affidato ad un ingegnere l’incarico di fare maggiore chiarezza sulla dinamica del sinistro. L’incidente in cui ha perso la vita lo stimato professionista è avvenuto intorno alle 9 di giovedì mattina.
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