«Se vogliamo essere città turistica, dobbiamo esserlo al cento per cento. E dobbiamo esserlo tutti insieme». Per il sindaco Federico Basile i dati – tutti in ascesa, tutti estremamente incoraggianti – sul turismo a Messina non sono un punto d’arrivo, ma un modo per dire: le potenzialità ci sono, adesso capiamo come valorizzarle. Ed è per questo che alla conferenza stampa di presentazione del dossier sui flussi turistici, elaborato dall’assessore Enzo Caruso sulla base dei dati dell’Osservatorio turistico regionale, ci sono anche alcuni dei più importanti stakeholder del settore: gli agenti di viaggio, i presidenti di Autorità di sistema portuale e Camera di commercio, il presidente di Confesercenti. «Quando ho visto il report sono rimasto sorpreso – ammette Basile –. Se dal 2019 al 2022 la nostra città, al di là del crocierismo, conta 12 mila presenze e 35 mila pernottamenti in più, vuol dire che sta per essere riscoperta dal turismo, che le strategie servono e i dati ci danno ragione». Ma dev’essere un inizio: «Da qui dobbiamo partire, un tavolo tecnico per capire come questi numeri possano essere gestiti da parte pubblica e da parte privata». E i numeri sono di quelli importanti. Li ha snocciolati l’assessore Caruso, raffrontando il pre e il post pandemia, il 2019 e il 2022: «Nel 2019 con l’ex sindaco De Luca avviammo questo percorso, nel 2022 si è potuto concretizzare anche grazie alla spinta dei primi eventi». Il dato principale, che avevamo anticipato nei giorni scorsi, è quello di arrivi e pernottamenti: 12.056 ospiti in più (+26,4%), per 35.630 pernottamenti in aumento rispetto al 2019 (+38%). Sono aumentate anche le cosiddette strutture complementari (+16) e i B&B (+5) , mentre è rimasto invariato il numero di hotel (21). Questo si è tradotto in un numero di camere in calo, ma in un aumento di posti letto in B&B e strutture complementari (case vacanze, appartamenti, etc.). Aumenta la media annuale e mensile dei pernottamenti in città, con dei picchi raggiunti a gennaio 2022 (primo Natale della rinascita), agosto e poi novembre e dicembre (secondo Natale della rinascita, culminato nel concerto dei Negramaro). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina