Messina

Sabato 05 Ottobre 2024

Lipari, estraevano pietra pomice abusivamente: due indagati per disastro ambientale

Deturpato un pezzo di Lipari, la principale delle isole Eolie. I carabinieri della Stazione di Lipari, coordinati dalla procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di un’area di circa 8.300 mq, a Lipari, in località Vallone Bianco, nei confronti di due indagati, accusati di disastro ambientale, mediante l’attività estrattiva non autorizzata di pomice, con l’aggravante di aver commesso il fatto in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico. Il provvedimento, emesso d’urgenza, si è reso necessario per scongiurare l’imminente pericolo di crolli. Le indagini, condotte dalla Stazione dell’Arma fin dal 2019 e, mediante servizi di osservazione, controllo e accertamenti tecnici, hanno consentito di accertare come i due uomini, gestori di un impianto di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi, in realtà svolgessero l’attività totalmente abusiva di estrazione illegale di pietra pomice dai costoni delle montagne presenti e, dopo averla raffinata e mescolata a materiale terroso e di risulta edile, la commercializzassero ai cantieri edili siti eoliani e altre ditte nella provincia messinese. L’attività estrattiva ha prodotto il deturpamento della morfologia di quel territorio, configurando quindi il reato di disastro ambientale. Sprovvisti di autorizzazione per l’attività estrattiva, hanno demolito costoni e estratto oltre 40 mila mq di pomice, alterando irreversibilmente la bellezza naturale di quei luoghi, sottoposti a speciale vincolo paesaggistico.

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