I controlli sui morosi a Taormina non risparmiano neanche i dipendenti del Comune e delle Partecipate ed emerge anche qui un dato che scatena polemiche e manda su tutte le furie il sindaco Cateno De Luca.
Nell'àmbito dei controlli disposti dal primo cittadino sono emerse infatti 80 posizioni, tra Comune e le Partecipate, di dipendenti risultati non in regola con il pagamento dei tributi.
De Luca, in una nota formalizzata poco dopo il suo insediamento al Palazzo dei Giurati, aveva richiesto al personale impiegato alla casa municipale e ad Asm, Consorzio Rete Fognante e Taormina Arte, di regolarizzare eventuali posizioni riguardanti bollette non pagate sui tributi comunali. E adesso sono emerse oltre 80 situazioni di morosità su acqua, Imu e Tari. Da qui l'atto disposto dalla Giunta De Luca che ha deliberato l'avvio di un'azione di rientro delle somme mediante la compensazione d'ufficio: in sostanza gli importi dovuti verranno detratti direttamente dagli stipendi di chi non è in regola.
Nel dettaglio risulta che 15 dipendenti del Comune non hanno pagato 24.000 euro di acqua, altri 10 devono versare 20.000 euro di Tari e altri 5 impiegati devono pagare 7.000 euro di Imu.
A questi si aggiungono 4 lavoratori Asu riguardo i quali sono emerse 5.000 euro di Tari non pagata.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia