«Siamo pronti a ripartire». I rappresentanti del Consorzio Eurolink lo ribadiscono: i tempi indicati dalla società “Stretto di Messina” sono concretamente realizzabili e la prospettiva di aprire i cantieri del Ponte e delle opere connesse entro il luglio del prossimo anno, secondo i vertici di Webuild, non è assolutamente “campata in aria”, come lo sarà invece l’impalcato sospeso che dovrà unire Sicilia e Calabria, Isola e Continente. A proposito di impalcato, come è noto il “Messina Type Deck” ha fatto scuola e storia, è studiato in tutte le facoltà universitarie e centri di ricerca del mondo, che si occupano di ingegneria e architettura di Ponti. Il “Messina Type Deck”, come spiegano i tecnici di Webuild, è una tipologia di impalcato aerodinamicamente stabile, che regge fino a venti di 300 km/h (con tempi di ritorno di più di 2000 anni). È stato testato nei più autorevoli laboratori internazionali su vari modelli fisici nelle “Gallerie del vento” in Italia (Milano e Firenze), Inghilterra, Canada, Germania e Danimarca. «Il concetto di impalcato aerodinamico “semitrasparente”, studiato per Messina, è attualmente ripreso con successo per le nuove realizzazioni di Ponti a grande luce in tutto il mondo». E tra questi Ponti, vi è quello di cui abbiamo scritto già alcuni giorni fa: il Ponte di Braila che unisce due sponde del Danubio, in Romania. L’inaugurazione ufficiale è slittata ai primi di luglio, ma i test hanno dato tutti esito positivo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina