Un’occasione unica per trasformare viale Boccetta in una “Rambla”, in una Passeggiata verso il mare, come era nel passato. La proposta progettuale, firmata dagli architetti Claudio e Massimo De Francesco, Maria Grazia Mondello e Clarastella Vicari Aversa (consulente), è stata consegnata al Comune di Messina, e in particolare al vicesindaco Salvatore Mondello proprio nel corso della serata di festa, svoltasi al Monte di Pietà, per l’anniversario dell’Ordine degli architetti. È una proposta concreta, che può essere attuata in tempi ragionevolmente brevi, e non “di là da venire”.
«La nostra idea – spiega il gruppo di professionisti – nasce da una duplice considerazione: il recupero con valore simbolico di un viale, il Boccetta, asse centrale dell’accesso in città, che termina sul simbolo di Messina, la stele della Madonnina e la Falce e che fino a pochi anni fa era architettonicamente parte integrante della Passeggiata lungomare; l’ormai prossima pubblicazione da parte dell’Autorità di sistema portuale del bando del concorso di progettazione che anche tale area a valle vedrà restituita ai cittadini. In più, come da notizia pubblicata sulla Gazzetta del Sud, ci sono fondi del Pon Metro 2024-2020 (1 milione 723mila euro) che il Comune utilizzerà per il rifacimento di alcune strade cittadine, sostituendo l’attuale asfalto con materiale drenante». Cogliere il momento, dunque.
Suggestioni concrete, va ribadito, che richiamano la “rambla” degli anni Trenta, rimasta fino alla metà degli anni Sessanta, «che concorreva a conferire un volto europeo a Messina e che potrebbe facilmente, sia pur in chiave contemporanea, tornare a esistere quale luogo di ritrovo e condivisione grazie a un susseguirsi di spazi verdi anche alberati, panchine e percorsi pedonali. Non è un caso che la già citata stele della Madonnina venne consacrata e inaugurata dall’arcivescovo il 12 agosto 1934. Il richiamo al passato della città ma anche alla “rambla” di Barcelona, che incornicia il monumento a Cristoforo Colombo e termina nella Barceloneta, è visivamente evidente».
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