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Droga a Messina, in appello 15 condanne

L’operazione “Furia” della Dda e dei carabinieri sul traffico di stupefacenti tra la città, Barcellona e Milazzo

Si conclude con quindici condanne, tra 3 conferme e 12 rimodulazioni, e un’assoluzione, il troncone dei giudizi abbreviati dell’operazione “Furia”, celebrato ieri davanti alla prima sezione penale della corte d’appello di Messina. Si tratta di una tranche che fa parte dell’ultima maxi operazione della Distrettuale antimafia peloritana e dei carabinieri sulla riorganizzazione di Cosa nostra barcellonese, con le sue varie diramazioni. In questo caso si trattava dell’indagine sulla riorganizzazione del traffico di droga che ha avuto origine nel 2018 a seguito della scarcerazione del barcellonese Carmelo Mazzù, e che aveva portato a suo tempo all’emissione da parte del gip Monica Marino a 25 ordinanze di custodia cautelare.
In precedenza in 6 avevano scelto di proseguire con il rito ordinario, in 16 avevano optato per l’abbreviato, e altri avevano concordato il patteggiamento della pena.
Ecco le condanne inflitte ieri dai giudici: Francesco Aiello, 7 anni; Giovanni Alessi, 8 anni (è stato escluso il ruolo di promotore e organizzatore); Stellario Bernava, un anno e 6 mesi (ha registrato due assoluzioni parziali); Alfio Campo, 4 anni e 8 mesi; Giuseppe Chiofalo “Furia”, 7 anni e 4 mesi; Carmelo Donato, 19 anni (in “continuazione” con una sentenza a suo carico del luglio 2022); Tindaro Giardina “Fascia”, 8 anni e 11 mesi e 20 giorni; Alessandro Giusti, 6 anni e 9 mesi e 10 giorni; Antonino Iacono, 2 anni e 8 mesi (conferma della setnezna di primo grado); Carmelo Mazzù, 13 anni e 6 mesi (conferma della sentnenza di primo grado); Jesus Matias Piccolo, 2 anni e 6mila euro di multa (conferma della sentenza di primo grado); Antonino Pirri, 7 anni un mese e 10 giorni; Piero Salvo, 8 anni, 9 mesi e 10 giorni; Manuel Santi Scardino, 10 mesi; Antonio “Antonello” Zocca, 7 anni e 20 giorni.
Hanno registrato assoluzioni parziali da alcuni capi d’imputazione Carmelo Donato, Alfio Campo, e Stellario Bernava. Parecchi capi d’imputazione relativi al traffico di droga sono stati riqualificati dai giudici con il concetto di “lieve entità”. Per Campo revocata l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, che è stata ridotta a 5 anni. A Bernava sono state revocate le pene accessorie. La libertà vigilata è stata poi revocata a Alessi, Giardina e Salvo
L’unico imputato ad essere assolto dall’unico capo d’imputazione contestato, la formula è piena, ovvero “per non aver commesso il fatto”, è stato Carmelo Caggegi, che in primo grado era stato condannato a 2 anni e 6 mesi (e già in primo grado era stato assolto da un altro capo d’imputazione). Per lui i giudici hanno disposto la perdita di efficacia degli arresti domiciliari e ne hanno disposto la liberazione immediata se non coinvolto in altre vicende giudiziarie.
Se si guarda quindi alla sentenza d’appello complessivamente il quadro prospettato a suo tempo dall’accusa ha tenuto anche al vaglio dei giudici di secondo grado.

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