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Messina, rivive finalmente quel bene confiscato dedicato alla memoria di un carabiniere

La vicenda dell’immobile che venne sequestrato a Michelangelo Alfano. Sarà la sede del Sim, come avrebbe voluto Raffaele Spedicati

«Me lo hanno comunicato due giorni fa. Che caos c'è dietro questa cosa, perché bisogna lavorare sodo. Riattivare le utenze e soprattutto una squadra che ci lavori». La felicità era palpabile l' 11 febbraio dello scorso anno. E Raffaele Spedicati, segretario del Sindacato italiano militari carabinieri, scomparso qualche mese fa a soli quarant'anni, a Palazzo Zanca, aveva ritirato le chiavi di un bene confiscato alla mafia pensando già al risultato finale. E lo ripeteva come un mantra: «A chi piacciono le storie, si dica che oggi scriviamo un'altra pagina di storia. E che il Sim carabinieri, il figlio di un carabiniere che crede negli ideali, porta avanti solo cose pulite». E adesso, dopo anni di trascuranza e oblio, questi spazi di via Panoramica dello Stretto, di oltre 300 mq, strappati a Michelangelo Alfano, l'imprenditore di Bagheria, ritenuto, sin da gli anni '70 il rappresentante di Cosa Nostra a Messina, morto suicida nel 2005, avranno una nuova bellissima vita. Soprattutto in suo ricordo con l'intitolazione della segreteria. E in fondo, in nome di quella Sicilia onesta, cresciuta con il mito di Falcone e Borsellino. «Una mattina mi sono svegliato e leggendo la rassegna stampa mi sono imbattuto nel bando di questi beni – rievoca con un velo di commozione Vincenzo Carullo, segretario provinciale generale di Messina, – e l' obiettivo nostro era fare qualcosa per i nostri iscritti. Raffaele, che amava sempre scherzare e aveva la battuta sempre pronta , mi disse, non appena lo misi al corrente, che mi era partita la “vincenzata”. Alla fine , questa possibilità, anche se eravamo leggermente scettici, ci è stata davvero data e senza perdere tempo bisognava ragionare sul da farsi e sui grandi step che avevamo di fronte».

Il quadro con affaccio sul meraviglioso Stretto era bello, ma nello stesso tempo desolante: la polvere faceva da padrona, i vetri erano spaccati e i piccioni avevano scelto il bene come comodo ricovero. «Una cosa era chiara da subito. Per darle luce bisognava – continua Carullo – faticare e con Raffaele, che per me era come un fratello, appena eravamo liberi dal servizio, ci armavamo di pazienza e spazzavamo. Era davvero spettrale quel luogo ma insieme noi che ci completavamo vedevamo la meta. Quando io ero tempesta, li faceva l'ombrello e viceversa. E ora, nonostante tutto, lo vedo sempre accanto a me e penso a tutte quelle volte in cui le nostre mogli dicevano: “quante volte hai sentito la tua fidanzata oggi?”».

Raffaele Spedicati, nativo di Vigevano, che ha lasciato un figlio adolescente e una moglie con cui condivideva l'amore per gli animali e la natura, era entrato nell'Arma dei carabinieri nel 2005. Prestava servizio nel nucleo radiomobile di Milazzo, con il grado di appuntato scelto, ma le sue doti umane spiccavano insieme a quelle professionali. «Aveva un fiuto pazzesco. Io sono maresciallo capo – afferma il militare – e lui era appuntato scelto, ma senza dubbio era una miniera inesauribile di sapere che aveva ancora tantissimo da dare e quando è morto ci è crollato davvero il mondo sulla testa». Ma adesso è come se i suoi passi echeggiassero ancora e in queste stanze rivivrà il ricordo di questo servitore dello Stato che ha creduto fermamente nei valori della legalità e della solidarietà. «In una stanza allestiremo gli uffici del Sim, – puntualizza –, ci sarà sicuramente una sala convegni, e una parte, quella a cui teniamo di più, diventerà una foresteria. E quattro stanze accoglieranno i colleghi che spesso con i loro figli devono affrontare delle visite specialistiche e stiamo anche studiando una convenzione con l'oncologia pediatrica. Il nostro motto? Mai più soli. Facendo del bene. Lo stesso – conclude Carullo – che faceva Raffaele silenziosamente che era un uomo probabilmente troppo buono per questa terra ».

L’inaugurazione della sede provinciale del Sim Carabinieri di Messina si terrà lunedì 19 giugno, alle 16 e vedrà la partecipazione del segretario generale nazionale, Antonio Serpi, accompagnato dai segretari nazionali Riccardo Monti, Antonio Aprile e Carlo Calabrese. La segreteria sorgerà al Complesso Parnaso, all'interno del bene confiscato alla mafia che il Comune di Messina ha affidato a chi rappresenta i Carabinieri, Stato e legalità: un luogo in cui verranno portate avanti attività sociali e sindacali e molte altre a favore della comunità tutta. E sarà intitolata al compianto Raffaele Spedicati, fondatore della segreteria provinciale, per cui si è speso incessantemente, prima della sua prematura scomparsa. Dopo i saluti dei rappresentanti della segreteria provinciale di Messina e dei rappresentanti del dipartimento tutela disciplinare, Salvatore Porracciolo e Gianfranco Ravidà, prenderanno la parola il nuovo segretario provinciale generale di Messina, Vincenzo Carullo, il segretario regionale Vito Saulle e Gianluca Spaziani del dipartimento trattamento stipendiale e pensionistico. I temi trattati saranno la consulenza stipendiale e pensionistica e l'attuale situazione legislativa a riguardo.

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