Verrà formalizzata già in settimana entrante dal Comune di Taormina l'uscita dalla Fondazione TaoArte. Potrebbe essere convocata, infatti, già per lunedì 19 giugno (la decisione avverrà oggi) la seduta di Consiglio comunale nella quale il sindaco Cateno De Luca chiederà che venga votata e approvata la proposta di fuoriuscita dalla Fondazione TaoArte. Nella procedura l'Amministrazione punta anche a riprendersi l'ex pretura di Corso Umberto, che era stata conferita al patrimonio della Fondazione e di conseguenza si andrà ad un braccio di ferro anche su altri aspetti come il nome stesso dell'ente, con Taormina intenzionata a "blindare" il suo brand.
"Lunedì pomeriggio (la conferma, come detto, si avrà oggi, ndr) - ha detto De Luca - il Consiglio Comunale di Taormina approverà la nostra decisione di uscire dalla Fondazione e di rivendicare il bene che era stato inserito nella fase costitutiva, cioè l'ex pretura". A far approdare la vicenda al punto di non ritorno è stato l'esito del CdA di giovedì scorso in cui è stata bocciata la proposta di modifica dello statuto che era stata chiesta da De Luca per riequilibrare il numero di componenti spettanti a Taormina rispetto a quelli della Regione. Una proposta bocciata con l'unico voto a favore di Taormina che è stata quella del consigliere Franco Cicero. "La Regione non ha neanche conferito il bene, non accettiamo di essere sottoposti a questa situazione", ha ribadito il sindaco di Taormina.
Con l'uscita di Taormina dalla Fondazione si va ora verso la nomina di un Commissario alla guida della Fondazione, questo tra l'altro è quanto richiesto dallo stesso De Luca e che ha fatto mettere a verbale all'esito della discussa seduta di CdA. La prospettiva è quella di una Fondazione, quella attuale, che rimarrebbe con la sola Regione, mentre Taormina intende dare vita ad una sua nuova Fondazione. La frattura al momento appare di difficile ricomposizione e i rapporti tesi tra Comune e Regione in atto su vari altri fronti (come il Teatro Antico o come anche la sanità, su Ccpm e ospedale) non incoraggiano la prospettiva di una ricucitura che al momento appare un'ipotesi molto complicata.
Da capire anche come andranno a vedere gli aspetti complementari a questa disputa, come la sorte dell'ex pretura che il Consiglio comunale aveva affidato alla Fondazione TaoArte e che ora il Comune di Taormina punta a riprendersi, mentre stando a quanto reso noto da De Luca la Regione non avrebbe conferito sin qui il proprio bene e spunterebbe l'ipotesi di un bene ubicato nei Nebrodi. Ma soprattutto si dovrà stabilire la questione del nome Taormina, con il Comune che intende deliberare l'istituzione del marchio Taormina anche per avere la titolarità a tutti gli effetti della gestione del nome della città. La Fondazione, ricordiamo, è stata denominata a suo tempo con il nome Taormina Arte-Sicilia.
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