E' guerra aperta tra Comune di Taormina e Regione Siciliana sulla questione del Teatro Antico e del rimborso chiesto dal sindaco Cateno De Luca all'assessorato ai Beni Culturali per garantire il costo dei servizi da effettuare in occasione dei grandi eventi nel monumento. Il primo cittadino ha deciso di far predisporre un'ordinanza finalizzata a non consentire, a partire dal 1 luglio prossimo, lo svolgimento dei grandi eventi al Teatro Antico.
"Il presidente della Regione - ha dichiarato De Luca - ha sconfessato la trattativa per un contributo da riconoscere al Comune di Taormina come rimborso per ordine pubblico, decoro e pulizia. Quindi dal 1 luglio vieteremo i grandi eventi al Teatro Antico. Io sono il responsabile dell'ordine pubblico, come mi ricorda sempre il Questore e il Prefetto, e io con soli tre agenti della Polizia locale non posso garantire un afflusso di cinquemila persone in ogni serata alla quale si aggiungono al pienone che c'è già in città. Salterà il calendario eventi e la responsabilità non sarà mia, la responsabilità se la dovrà assumere il presidente della Regione".
De Luca aveva incontrato domenica scorsa a Palermo l'assessore ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato e al termine di quel confronto aveva fatto sapere che era stata raggiunta un'intesa per la vicenda del Teatro Antico, aggiungendo: "l'assessore mi ha dato ragione su tutti i fronti". Così, nell'arco di 24 ore, già il giorno successivo, alla richiesta di De Luca di un rimborso al Comune da 1 milione 544 mila euro all'anno, ha fatto seguito la controproposta di mille euro a serata per Taormina. Un'offerta che ha mandato De Luca su tutte le furie. Giovedì c'è stata poi una seduta di Giunta a Palermo con il giallo dell'assenza di Scarpinato, per un'influenza, ed al quale - a quanto pare - sarebbe stato contestato comunque da Schifani di aver interloquito con De Luca senza che il presidente della Regione ne fosse a conoscenza.
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