Quando si è aperto quel pozzetto, è sembrato che lì dentro ci fosse del carburante, non dell’acqua. Il tipico odore che si sente quando al self service si fa il pieno all’auto. Non è nemmeno così spiacevole, ma se arriva dal rubinetto di casa, c’è poco di che rallegrarsi. I tecnici di Amam lavorano sodo vicino a quel tombino all’incrocio fra via Porta Imperiale e via Cadorna. Sono lì da tre giorni e chissà quanto resteranno. Non termineranno prestissimo i disagi idrici in una parte del centro città dove l’acqua risulta inquinata. Le analisi del liquido fatte sugli oltre 30 campioni prelevati in vari punti della zona attorno a piazza del Popolo, hanno dato due certezze. La prima è che il forte odore che molti residenti sentono da diversi giorni provenire dai rubinetti è dovuto alla presenza di gasolio. La seconda è che la ricerca della fonte dell’inquinamento è stata circoscritta ad un’area ben precisa e che abbiamo indicato nella cartina. Il punto in cui il gasolio entra nella tubazione dell’Amam è compreso fra le vie Porta Imperiale, Cannizzaro, Scalinata Santa Barbara, viale Italia e via Faranda. Si tratta di almeno 25 isolati parecchio abitati e dove, chi più chi meno, ha subito gli effetti di questo inquinamento. Ieri sera il sindaco Basile ha pubblicato una nuova ordinanza che conferma l’area nella quale è sempre valido il divieto dell’uso potabile dell’acqua nelle utenze che si trovano fra le vie Tommaso Cannizzaro, Ghibellina, S. Cecilia, Primo Noviziato, viale Italia e la scalinata Santa Barbara. Ma la novità è quella di un’allerta generale a tutti coloro che vivono nella zona rossa in cui è concentrata la ricerca del punto di inquinamento. Fra via Porta Imperiale, Tommaso Cannizzaro, via Faranda, viale Italia e scalinata Santa Barbara “al fine di evitare potenziali pericoli, in via precauzionale”, a tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili viene ordinato di verificare la tenuta dei serbatoi ed eventualmente comunicare diminuzioni di livelli anomali alla mail urp@amam.it. Obbligo di verifica anche per i due distributori della zona, uno piazza Masuccio e uno in via Cannizzaro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina