25 novembre 2005. Silvio Berlusconi arriva a Messina per sostenere il candidato del Cdl Luigi Ragno alle elezioni comunali. Una tornata elettorale che la coalizione di centrodestra perderà al ballottaggio (fu eletto poi sindaco Francantonio Genovese). L'allora presidente del Consiglio fece tappa anche alla sede della Gazzetta del Sud in via Bonino accolto dall'allora direttore Nino Calarco e dall'editore Gianni Morgante, presidente della Ses. Accanto a Berlusconi, tra gli altri, Antonio Martino (storica figura liberale messinese ed ex ministro degli Esteri) e Angelino Alfano.
Berlusconi, intervistato da Orazio Costa all'epoca caposervizio di Rtp, si soffermò su vari temi legati soprattutto a quello imperante in quel periodo a Messina: la disoccupazione. Ecco le parole di Berlusconi:
"Il governo credo abbia fatto più di qualsiasi altro governo in precedenza. Intanto c'è questo immediato intervento per liberare Messina dal passaggio di 800mila tir e un totale di 3,5 milioni di veicoli che interviene nel tessuto urbano densamente popolato. Poi c'è il progetto urbanistico per liberare Messina dalla barriera che la separa dal proprio mare. Arriviamo al ponte: dopo decenni di discussioni e di progetti ecco che è una concreta realtà la progettazione del ponte. L'effetto su Messina sarà importante perchè si calcola che saranno 15mila i posti di lavoro originali che nasceranno. Poi abbiamo il polo di eccellenza oncologico, il nuovo stadio. C'è la circonvallazione esterna della città, la conclusione dei lavori dell'autostrada Messina-Palermo. Merito anche e soprattutto dei rappresentanti istituzionali del territorio: Antonio Martino, Rocco Crimi, Angelino Alfano. Il governo si è subito mobilitato ottenendo risultati che sono sotto gli occhi di tutti"
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