La Srr Messina-Provincia potrebbe rinunciare ad essere il soggetto attuatore per la messa in sicurezza dell’ex discarica di contrada Zuppà gestita fino al novembre del 2014 dalla società mista Tirrenoambiente, oggi dichiarata fallita.
In una nota inviata il 23 maggio scorso all’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità - solo di recente pubblicata agli atti della procedura per il rilascio del Paur per il polo impiantistico di Mazzarrà - il direttore generale Giuseppe Mondello ribadisce la disponibilità della Srr ad accettare la nomina a soggetto attuatore esterno, così come deciso dal Dipartimento regionale Acqua e rifiuti con decreto 406 del 17 maggio 2023, ma «a condizione che» - si evidenzia - si concretizzino «preventivamente e definitivamente» due circostanze, in difetto delle quali la Srr non sarebbe «in condizione di ottemperare concretamente a quanto sotteso all’incarico preposto» e di conseguenza accettare la nomina.
La prima riguarda le risorse economiche necessarie per la messa in sicurezza della discarica, in relazione alle quali Mondello chiede che «sia assicurata la completa copertura finanziaria», in quanto la disponibilità di 12 milioni di euro, erogati da parte del ministero dell’Ambiente nell’ambito dei fondi Pnrr destinati ai siti orfani, viene ritenuta «parziale» dalla Srr. Secondo quanto riportato nelle premesse della nota infatti, il progetto esecutivo degli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione del sito di Zuppà - redatto dallo Studio Ministeri & Associati su incarico del Dipartimento regionale Acque e rifiuti e depositato lo scorso 16 febbraio -, prevede una spesa di 23.706.209,84 euro.
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