Mentre tutto il mondo segue con affettuosa e vigile partecipazione il decorso ospedaliero di Papa Francesco, che al Policlinico Gemelli di Roma ha subito un intervento chirurgico, un augurio davvero speciale è stato formulato dall'intera comunità ignaziana, compresa quella messinese, che da mesi si preparava assieme a circa 7000 partecipanti per prendere parte all'udienza in programma sabato 10 giugno, annullata come tutte le altre previste fino al 18, in attesa che il Santo Padre possa rientrare in Vaticano. "Con profondo rammarico, l’atteso incontro delle scuole dei gesuiti di Italia, Malta e Albania con Papa Francesco, inizialmente previsto per sabato 10 giugno, è stato annullato a causa del ricovero ospedaliero del Papa per motivi di salute. La nostra rete è particolarmente vicina a Papa Francesco e si stringe a lui in un grande abbraccio virtuale - afferma in una nota la Fondazione Gesuiti Educazione - Oltre alle condivise preoccupazioni per le condizioni di salute del Santo Padre (in parte mitigate dalla buona riuscita dell’intervento chirurgico), la notizia ci rattrista molto poiché l’incontro rappresentava un’occasione unica e preziosa per condividere esperienze, testimonianze e riflessioni sulla missione educativa delle nostre scuole gesuite, a dieci anni dal precedente incontro con Papa Francesco". "Nonostante questa inevitabile cancellazione, le nostre scuole hanno voluto esprimere la loro vicinanza, l’affetto e la gratitudine al Santo Padre attraverso una lettera indirizzata a lui e firmata dal Presidente della Fondazione Gesuiti Educazione, p. Claudio Barretta SJ. In tale missiva, viene ribadito l’impegno e l’adesione incondizionata ai valori e ai messaggi del Patto Educativo Globale, un’iniziativa preziosa di Papa Francesco per promuovere una formazione umana integrale ed equa. A nome dei quasi 10.000 studenti delle nostre scuole ignaziane, dei centri educativi e sportivi di Italia, Malta e Albania della Compagnia di Gesù, delle famiglie, dei docenti e collaboratori, degli ex-alunni e di tutte le famiglie – scrive p. Barretta nel messaggio inviato a Papa Francesco – desideriamo farLe sentire, Santità, la nostra vicinanza e il nostro affetto. Impossibilitati nel poterglielo dire e dimostrare di persona, ci teniamo anche a rinnovarLe il nostro impegno e il nostro entusiasmo nell’azione educativa, secondo lo spirito e con lo stile che Lei in questi anni ci ha insegnato, “guardando sempre avanti” come Lei ama ripetere spesso, con nuove energie e con uno sguardo positivo di fiducia sui giovani e sul futuro. Le auriamo una buona convalescenza e speriamo di poterla rivedere presto in attività". "Ci uniamo alle preghiere di fedeli e non - prosegue la Fondazione - affinché Papa Francesco possa riprendersi completamente e tornare presto tra noi con la sua saggezza e la sua guida. La sua visione illuminata, il suo slancio apostolico nell’annuncio del Vangelo e il suo impegno instancabile a favore dell’educazione e della giustizia sociale sono fonte di ispirazione per tutti noi, e ci impegniamo a perpetuare il suo messaggio nelle nostre scuole e nelle comunità in cui operiamo". Da Messina una delegazione e una promessa Anche dal Collegio S. Ignazio di Messina una delegazione guidata dalla preside Maria Muscherà ha intanto comunque raggiunto Roma, dove il 10 giugno alle 11,30 si terrà un momento di preghiera con una funzione nella chiesa di S. Maria di Gesù. Grandissimo era stato il lavoro preparatorio dei mesi scorsi, che aveva coinvolto nella città dello Stretto circa 400 partecipanti - docenti, alunne, alunni e famiglie - con il team composto dai coordinatori dei settori scolastici, la prof.ssa Caterina Zappia e il prof. Giuseppe Formica, e dal prof. Giacomo Sorrenti, docente di religione dell'istituto, componente della commissione che aveva definito il programma dell'incontro e autore della preghiera scelta per celebrare l'evento. Il Collegio messinese aveva anche lavorato, con l'impegno del prof. Sorrenti, alla stesura di un Patto Educativo nel segno dei principi ispirati dal pontefice, rendendolo concreto in numerose attività svolte nell'ambito della comunità scolastica. Il 15 ottobre 2020 al termine di un videomessaggio, il Papa formulò un invito al mondo intero ad aderire a un patto educativo globale - Global Compact on Education - al fine di contrastare la "cattiva pandemia della cultura dello scarto" con un processo "plurale e poliedrico" diviso in 7 punti: 1. mettere al centro la persona con la sua specificità; 2. ascoltare la voce dei bambini e dei giovani; 3. favorire l’istruzione femminile; 4. confermare il primato educativo della famiglia; 5. educare all’accoglienza dei più vulnerabili e degli emarginati; 6. studiare altri modi di intendere l’economia, la politica, la crescita e il progresso, in una prospettiva ecologica; 7. custodire la casa comune. Il brano in anteprima su Rtp e Antenna dello Stretto Un'occasione davvero speciale anche per l'orgoglio nell'avere prodotto il brano originale che sarebbe stato eseguito dal coro dell'istituto durante la mattinata in Vaticano: s'intitola eloquentemente "Dialogo" ed è stato interamente composto da Gabriele Papalia, cantautore messinese e docente di musica del Collegio, che lo aveva lungamente provato assieme ad alunne e alunni con l'ausilio della collega prof.ssa Ambra Crisafulli. Il brano d'autore, a breve in diffusione sui canali nazionali, sarà proposto in anteprima la prossima settimana da RTP e Radio Antenna dello Stretto, dove Papalia sarà ospite di Emilio Pintaldi. Con la speranza, e la promessa, di poterlo presentare al Pontefice, al cui messaggio ecumenico il contenuto è ispirato. "Dialogare con chi la pensa in modo diverso da noi, perché Dio che è il padre di tutti ci porta a dialogare, a rispettare il cammino degli altri" ha affermato recentemente Papa Francesco, sottolineando che il dialogo è "l'ossigeno della pace, anche quella domestica". "Quando mi hanno chiesto di scrivere un brano per questa occasione stavo già lavorando su un pezzo che era adatto all'occasione - afferma Papalia - Il titolo ė "Dialogo" e da cantautore ho cercato di esprimere l'importanza della parola, della vicinanza in momenti difficili. Il brano descrive il rapporto tra un adulto e un ragazzo e vuole essere un inno alla vita ma soprattutto ho voluto descrivere l'importanza di avere una guida nella crescita di ognuno di noi, il porto sicuro che diventa importante quando si è piccoli e non si conosce il mondo. Ho voluto dedicarlo alla mia famiglia che mi ha insegnato a stare al mondo, ad affrontare le sfide delle vita senza perdere mai la speranza, lo dedico sopratutto a mia madre che standomi sempre accanto mi ha aiutato a crescere e a saper lottare per quello in cui credi". Il Collegio messinese, inoltre, ha "guadagnato" l'onore di esibirsi davanti al Papa grazie alla vittoria dello scorso anno al concorso canoro nazionale "Diamoci un Tono", promosso sempre nell'ambito delle scuole della Rete Gesuiti Educazione. In quell'occasione le alunne Giulia Costa, Claudia Caputo, Angelica Manuli e Sofia De luca, preparate da Papalia, si erano esibite con il brano "Quello che le donne non dicono" di Fiorella Mannoia. Un anniversario da celebrare L'evento del 10 giugno si sarebbe dovuto tenere nell’Aula Paolo VI in Vaticano, dove papa Francesco avrebbe dovuto incontrare le scuole dei gesuiti d’Italia, Malta e Albania. L’evento, con circa 7000 partecipanti attesi, coinvolgeva tutte le comunità delle scuole della rete Gesuiti Educazione della Provincia Euro-Mediterranea: allieve e allievi, famiglie, gesuiti, docenti, personale non docente, ex-alunni e collaboratori. L’udienza si sarebbe tenuta a dieci anni esatti dal precedente incontro. Era infatti il 7 giugno 2013 quando, sempre nella splendida cornice dell’Aula Nervi, papa Francesco incontrò l’intera comunità delle scuole della rete in uno dei suoi primi incontri pubblici, a pochi mesi dall’elezione al soglio pontificio. Oggi la rete di scuole Gesuiti Educazione è cresciuta, si è allargata, si è strutturata formalmente in una Fondazione che comprende, oltre alle scuole d’Italia e Albania, anche il St. Aloysius College di Malta ed altri centri educativi. Con grande gioia, come sottolineava padre Alessandro Viano SJ, responsabile delle attività Pastorali di tutta la rete e del Collegio Leone XIII di Milano, la comunità si preparava all'incontro #ConFrancesco – Cittadini NEL mondo : "Tutti insieme ci sentiamo coinvolti nel Suo magistero, rivolto alla sensibilizzazione ai temi dell’ecologia integrale, ed è per questo che intendiamo aderire al patto educativo da lui proposto con tanto entusiasmo". L'incontro infatti sarebbe stato "l’occasione di ascoltare il messaggio che vorrà trasmetterci e di rinnovare il nostro impegno nell’educazione di uomini e donne per gli altri, al servizio di un cambiamento della nostra società e di un impegno rinnovato nella cura della nostra casa comune”. La rete Gesuiti Educazione è lo strumento apostolico in campo educativo della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù. È una Fondazione di partecipazione, costituita da scuole ed altre opere educative che vi aderiscono condividendo "la pedagogia ignaziana, la spiritualità e le linee educative della Compagnia di Gesù". È uno strumento creato "per mettere il plurisecolare carisma educativo della Compagnia di Gesù a servizio delle sfide del mondo di oggi, convinti che l’approccio ignaziano sia estremamente attuale, e possa aiutare non solo la Chiesa ma l’intera società". Fanno parte della rete Gesuiti Educazione 8 scuole in Italia, Malta e Albania, la rete di enti educativi “Fè Y Alegria”, alcuni centri sportivi ed enti formativi.