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Milazzo, "terremoto" alla Fondazione Lucifero

Tre componenti del Consiglio d’Amministrazione – Scicolone, Puglisi e Schirò – sfiduciano la presidente Maria Teresa Collica

Terremoto alla Fondazione Lucifero! Tre componenti del Consiglio di amministrazione hanno sfiduciato la presidente Maria Teresa Collica. Franco Scicolone, Gioacchino Puglisi e Rosalia Schirò hanno depositato ieri mattina alla segreteria dell’Ipab di Capo Milazzo una mozione da loro sottoscritta chiedendo che il Consiglio venga riunito il 13 giugno per deliberare la sfiducia indicando, secondo quanto previsto dallo Statuto dell’ente, che nella stessa occasione, si proceda a proclamare quale nuovo presidente Franco Scicolone.
Un epilogo sicuramente inatteso, ma per certi versi non sorprendente visto che da diversi mesi i rapporti tra i cinque componenti del direttivo della “Lucifero” non apparivano idilliaci e l’impressione era quella di una “convivenza forzata”.
A far precipitare la situazione – secondo quanto si comprende dalla lettura della mozione – è sicuramente la questione legata al futuro di “Gigliopoli” e poi le ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla presidente Collica a proposito delle scelte operate nel periodo in cui si svolgeranno dei lavori all’interno della Fondazione. «Quelle dichiarazioni – scrivono Scicolone-Puglisi e Schirò nella mozione – contrastano con la mozione votata dal Cda nella seduta del 15 maggio, atta a garantire la sicurezza e confermano ancora una volta come l’operato della presidente si sia caratterizzato dalla sistematica emarginazione del ruolo dei consiglieri, determinando così una mortificazione prevaricazione nei confronti dei componenti il Cda». Nel documento si contesta alla Collica «l’attitudine ad accentrare la gestione dell’ente come di sua esclusiva competenza (predisposizione degli ordini del giorno dei lavori del Consiglio elaborati con l’ausilio della segretaria)”, “l’altalenante atteggiamento tenuto in occasione della scadenza del contratto con l’associazione “Il Giglio”, culminato con la delibera di proroga del 29 dicembre 2022 con palese violazione di precise norme Anac e il rifiuto della stessa a dare riscontro alla comunicazione scritta del consigliere Scicolone del 23 giugno 2022 con la quale si sollecitava la predisposizione del bando pubblico per le attività da esternalizzare in previsione della scadenza a fine dicembre dello scorso anno del contratto con l’associazione “Il Giglio».
Tra le contestazioni mosse anche «la scarsa attitudine a fare sintesi su argomenti importanti come quello delle Serre o il mancato riscontro alle richieste di confronto con il commercialista dell’Ente per una ricognizione del patrimonio della Fondazione».

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