Sono passati 33 anni dalla sera di quella scomparsa. E per l’omicidio del camionista non ancora 23enne di Barcellona Sebastiano Rizzotti, un caso di “lupara bianca” di ben 33 anni addietro, che scomparve l’8 aprile del 1990, da ieri pomeriggio poco dopo le otto di sera per la giustizia italiana c’è un colpevole. Chiusa l’udienza preliminare per i due indagati della nuova inchiesta, che sono accusati dell’omicidio e dell’appartenenza a Cosa nostra barcellonese, ovvero il 52enne Domenico Abbate e il 53enne Renzo Messina, e che hanno optato per il rito abbreviato, il gup Torre ha emesso la sentenza. Messina è stato condannato a 30 anni di reclusione sia per l’omicidio che per associazione mafiosa, mentre Abbate è stato assolto dall’accusa di omicidio con la formula “per non aver commesso il fatto”, ed è stato condannato a 8 anni per la sua appartenenza alla “famiglia” barcellonese. Li hanno assistiti gli avvocati Giuseppe Lo Presti, Tommaso Autru Ryolo e Giuseppe Cicciari. Il sostituto della Dda di Messina Francesco Massara, che ieri rappresentava l’accusa, aveva immaginato un epilogo diverso, perché aveva chiesto per entrambi la condanna a 30 anni, ritenendoli responsabili di tutti i reati contestati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina