Non ci sarà la temuta impennata delle bollette del servizio rifiuti per le famiglie di S. Teresa di Riva, che rimarranno contenute entro lievi incrementi, mentre per commercianti e imprese il costo sarà più alto seppur non di molto.
È quanto emerge dal “Piano economico-finanziario della tariffa rifiuti puntuale 2023”, approvato dalla Giunta su proposta del sindaco Danilo Lo Giudice e pronto per arrivare in Consiglio per la discussione.
Il costo complessivo dei servizi di raccolta e smaltimento è passato da 1.706.501 euro a 1.807.915 euro, con un aumento di 101.414 euro, di cui 1.152.116 euro per le utenze domestiche e 655.798 euro per quelle non domestiche; se i costi salgono diminuisce invece la percentuale della raccolta differenziata, che nel 2022 si è attestata al 72,66% rispetto al 76,29% del 2021, tornando quasi ai livelli del 2020 (72,70%), nonostante sia diminuita seppur di poco la produzione di rifiuti, passata da 3.600 a 3.602 tonnellate, anche se la quantità di differenziata è scesa da 2.792 a 2.617 tonnellate e l’indifferenziato da 867 a 985 tonnellate.
Le tariffe 2023 per le utenze domestiche sono aumentate in media del 2,24% per la parte fissa (calcolata su numero dei componenti del nucleo familiare e superficie), mentre la tariffa della parte variabile (basata sulle quantità di indifferenziata conferite) subisce un incremento del 3,90%, passando da 0,9836 a 1,022 euro/kg; per le utenze non domestiche l’aumento medio sulla parte fissa (calcolata in base alla superficie) è del 10,59% mentre per la parte variabile si conferma al 3,90%.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia