Si scrive “raddoppio ferroviario”, si legge “collegamento stabile nello Stretto”. I due temi, i due progetti, le due grandi opere di infrastrutturazione s’intrecciano e trovano una sintesi nel colosso delle costruzioni italiane, il gruppo Webuild che, da un lato, ha avviato i cantieri ferroviari sulle tratte siciliane Messina-Catania-Palermo, e dall’altro, riceverà l’incarico di aggiornare il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, una volta che il decreto di conversione in legge sarà votato anche dal Senato, dopo il via libera dato dalla Camera dei deputati.
Proprio Webuild ha annunciato, nei suoi canali social, l’arrivo della prima delle tre “Tbm” da utilizzare per la ristrutturazione della linea ferroviaria Messina-Catania. Cosa sono le “Tbm”. Si tratta delle “Tunnel Boring Machine”, le macchine di ultima generazione che saranno impiegate nello scavo dei 38 chilometri di gallerie del raddoppio tra Giampilieri e Fiumefreddo. Quelle “talpe meccaniche” che sono in grado di scavare fino a 25 metri di galleria al giorno e che sono destinate a diventare il simbolo degli interventi infrastrutturali anche per quel che concerne tutte le opere connesse alla futura costruzione del Ponte. La macchina sarà utilizzata nei lotti della “Messina-Catania”, Fiumefreddo-Letojanni e Letojanni-Giampilieri. Webuild evidenzia i dati tecnici: «Ha superato i test in Cina e adesso, dopo le operazioni di smontaggio, partirà alla volta dell’Italia per raggiungere uno dei cantieri dell’Alta capacità ferroviaria Messina-Catania. È questa infatti una delle tre Tbm gemelle che saranno impegnate negli scavi delle gallerie di Sciglio, Taormina e Scaletta del lotto Giampilieri-Fiumefreddo. Oltre ad essere “green”, in grado quindi di ridurre le emissioni nella realizzazione dei tunnel, sono anche di tipologia “Dual Mode”, ovvero in grado di scavare sia con pressione di terra in terreni sciolti che in modalità aperta da roccia».
Intanto, sulla homepage del sito di Webuild campeggiano le 10 domande e risposte riguardanti il Ponte sullo Stretto, «opera innovativa, strategica e immediatamente cantierabile». Vediamo alcuni passaggi. «I lavori di costruzione possono partire già nei prossimi mesi. Una volta approvato il progetto esecutivo, il Ponte sarà realizzato in soli 6 anni». «L’impalcato accoglierà due carreggiate stradali che avranno 3 corsie per direzione (due di marcia e una di emergenza) e una sede ferroviaria a doppio binario. Il progetto del Ponte prevede l’attraversamento di 6 milioni di veicoli l’anno e di 60.000 treni, avvicinando così in maniera reale i 5 milioni di abitanti siciliani al resto del Continente».
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