Erano tre i reati di cui rispondeva il 27enne M.C.C., residente nella zona ionica (pubblichiamo solo le sue iniziali per tutelare la vittima degli abusi, n.d.r.), attualmente in carcere per altri motivi.
Tutto prendendo di mira la sua ex moglie che, secondo l’accusa iniziale, era stata sottoposta a vessazioni di ogni tipo, perfino con la pubblicazione di alcuni video a sfondo sessuale su un sito porno di alcuni rapporti intrattenuti durante la convivenza, ovviamente dopo che era avvenuta la rottura tra i due.
Ieri questa vicenda è finita davanti al collegio della sezione penale presieduta dal giudice Maria Eugenia Grimaldi e composta dai colleghi Crisafulli e Sergi. E si è conclusa con la condanna dell’uomo, che è stato assistito dall’avvocato Giovanni Caroè, a un anno e sei mesi di reclusione più 7mila euro di multa. Questo a fronte di una richiesta di condanna dell’accusa, c’era in aula il pm Alessandro Liprino, a due anni di reclusione solo per l’accusa di reveng porn, mentre per gli altri due capi d’imputazione il magistrato aveva chiesto l’assoluzione.
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