Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Gioco d'azzardo online e mafia a Barcellona: sei rinviati a giudizio NOMI

La gup distrettuale del Tribunale di Messina Monia De Francesco, su richiesta del pubblico ministero Francesco Massara, al termine dell’udienza preliminare di ieri, ha disposto il rinvio a giudizio per 6 dei 10 imputati (la posizione di altri 4 è stata stralciata per la scelta del rito abbreviato), tutti accusati di aver fatto parte di una associazione a delinquere che avrebbe agito con le modalità mafiose. Associazione attraverso la quale sarebbe stata costituita una rete che si occupava principalmente di gioco d'azzardo online, al quale sarebbero seguite estorsioni e usura praticate dagli stessi imputati nei confronti delle vittime che da giocatori d’azzardo, accettando scommesse illegali, si sarebbero indebitati, per poi pagare debiti sui quali venivano applicati dalla stessa associazione interessi usurari. Ad essere stati rinviati a giudizio, per essere processati con il rito ordinario dinanzi ai giudici del Tribunale di Barcellona nel processo fissato per il prossimo 17 luglio, Carmelo Imbesi, 57 anni, fratello maggiore del defunto boss Ottavio Imbesi, al quale era stato intestato fittiziamente un box all’ingrosso per la vendita di ortofrutta nel mercato ortofrutticolo di Nasari di Barcellona, la cui attività è cessata a seguito del provvedimento antimafia di interdizione del Prefetto; Salvatore Lunetta, 47 anni; Giuseppe Accetta, 44 anni, inteso “Nunnareddu”, conosciuto in città per il suo attaccamento al calcio tanto da essere stato direttore sportivo dell’Igea Virtus; Felice D’Angelo, 52 anni, tutti residenti a Barcellona; Tiziana Messina, 51, originaria di Barcellona ma residente a Bafia di Castroreale; Domenico Alessandro Chiofalo, 68 anni, anch’esso di Bafia di Castroreale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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