Approda nelle aule di Giustizia lo scontro tra il Comune di S. Teresa di Riva e la “Catering Srl”, società che fino lo scorso ottobre ha gestito la mensa scolastica. La ditta di Bronte, in provincia di Catania, di cui è legale rappresentante Gionatan Cascino, assistita dall’avv. Salvatore Cittadino, ha infatti citato in giudizio per danni l’ente locale davanti al Tribunale civile di Messina e la prima udienza si terrà il prossimo 14 novembre. Nell’atto di citazione il legale ricostruisce tutta la vicenda sottolineando che il Comune, «con il mancato e doveroso riconoscimento di un ulteriore aumento dell’importo del singolo pasto, che peraltro sarebbe stato legittimato dal Codice dei contratti pubblici e dal Codice civile, ha di fatto costretto la “Catering” a chiedere la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta, determinata da fatti imprevisti ed imprevedibili». Il gestore chiedeva un adeguamento del prezzo del pasto da determinare in contraddittorio, ritenendo che da 5,47 euro si dovesse passare quantomeno a 6 euro, 6,25 euro, ma «vi è stato un riscontro negativo a tale richiesta durante una riunione, di cui si è chiesto invano la copia del verbale, nel corso della quale si è evidenziato gli eventuali aumenti delle materie prime dovevano essere sopportati come normale alea contrattuale». “Catering” contesta soprattutto che «la seconda classificata, con un affidamento sostanzialmente diretto e senza gara, sta svolgendo il servizio con determina sicuramente in parte illegittima e da disapplicare, al prezzo di 7,20 euro oltre Iva a pasto fino alla conclusione dell’anno scolastico, quindi un ulteriore euro in più rispetto all’aumento molto più modesto proposto e 1,73 euro in più rispetto all’ultimo prezzo a pasto riconosciuto alla società ricorrente». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina