Il cantiere del pronto soccorso generale del Policlinico è diventato ormai un vero e proprio buco nero. Che fagocita il denaro e il tempo dal dicembre del 2020. Avrebbe dovuto essere pronto per fronteggiare in città l’emergenza Covid, ma l’emergenza per fortuna è finita da un pezzo e gli operai, pochi, ieri erano soltanto in sei, ci lavorano ancora dentro. Uno scandalo che va avanti da tre anni. Tre le notizie “drammatiche”, incomprensibili a molti, che arrivano da una tempestosa riunione convocata ieri mattina dal rettore Salvatore Cuzzocrea per fare, e sarà purtroppo la 127esima volta, il punto della situazione e reclamare i “suoi” padiglioni che sono ormai squarciati e sgangherati da tre anni. La prima è che oltre al fondi della perizia di variante di oltre tre milioni di euro, già fortunatamente approvata dalla Regione pochi mesi addietro, è venuto fuori che sarà necessario stanziare ancora un milione e 600mila euro per le ultime opere propedeutiche al collaudo definitivo. La seconda è che, se tutto fila liscio, e a questo punto c’è da dubitarne fortemente, una delle più grandi strutture sanitarie del Meridione che serve Sicilia e Calabria praticamente in tutti i campi della medicina, anche con professionalità d’eccellenza, avrà il suo pronto soccorso solo nel giugno del 2024. La terza è che per l’inaugurazione dei nuovi sedici posti della terapia intensiva bisognerà attendere tra settembre e ottobre di quest’anno, perché mancano ancora i collegamenti dei condotti strutturali, per esempio per i gas medicali, tra i gruppi esterni di sostentamento il reparto. Le previsioni sono saltate fuori dalla riunione fiume di ieri. Seduti attorno a un tavolo, Cuzzocrea altrimenti detto “il picconatore” di cossighiana memoria nella sua ultima fase del mandato, ieri mattina ha convocato per fare il punto il direttore generale del Policlinico Giampiero Bonaccorsi, l’avvocata Simona Corvaja, direttrice del Dipartimento amministrativo servizi tecnici dell’ateneo, l’ing. Franco Trifirò, che è il direttore dell’Unità Tecnico patrimoniale del Policlinico, ma è anche la povera “vittima predestinata telefonica giornaliera” del rettore su questi temi, e infine il direttore dei lavori del cantiere del Policlinico per conto della Regione, l’ing. Daniele Andronico. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina