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L'ospedale di Barcellona è ancora una scatola vuota

La riapertura del Pronto soccorso prevista per lunedì prossimo è una chimera. Letti e attrezzature dell’Unità di dialisi trasferiti al “Fogliani”. Personale carente

L'ospedale "Cutroni Zodda" di Barcellona

A due giorni dall’annunciata apertura del Pronto soccorso del presidio ospedaliero di Barcellona, prevista per lunedì prossimo, come sbandierato dai sindaci dei 13 Comuni del Distretto socio-sanitario e dai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale, si sta verificando – nell’assoluto silenzio della politica sia locale che regionale –, lo svuotamento del “Cutroni Zodda”, tanto che per il Pronto soccorso non ci sarà nessuna riattivazione.
Tra chiusure e smantellamenti di reparti, è stato prorogato il trasferimento di quattro unità infermieristiche dai reparti del “Cutroni Zodda” al presidio ospedaliero “Fogliani” di Milazzo, al quale è seguito lo spostamento di altre due unità mediche dal reparto di Medicina del “Cutroni Zodda” all’omologa Unità di Medicina del nosocomio mamertino. E restano i disagi nei reparti rimasti aperti al “Cutroni Zodda”, dove ancora non sono stati riattivati – per mancanza di personale infermieristico – i posti letto della Riabilitazione motoria. Infatti, nello stesso reparto rimasto chiuso da oltre un anno a questa parte, è stata trasferita l’Unità di Medicina. Come se non bastasse, per completare l’opera di smantellamento, all’improvviso letti e attrezzature in dotazione all’Unità operativa di Dialisi sono stati caricati su un un furgone e trasportati nella vicina cittadina di Milazzo.

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