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Messina, sopralluogo congiunto sui luoghi del disastro

Protezione civile e assessori comunali da Tremestieri a Galati

Torna d’attualità, ad alcuni mesi dai disastrosi nubifragi invernali, il tema dei lavori di messa in sicurezza della zona ionica del territorio comunale. Adesso, si vuole accelerare sulle opere di ricostruzione volte a lenire ferite ancora aperte e sanguinanti. Ragion per cui, trasmessi i progetti dal Comune di Messina ai Governi Meloni e Schifani, per un importo complessivo di circa 12 milioni di euro, bisogna stabilire quali possono essere ammessi a finanziamento.
Ad emettere il responso sarà la Protezione civile, ieri impegnata in un sopralluogo in riva allo Stretto con alcuni tecnici del Dipartimento nazionale. Ad accompagnarli, lungo i litorali della zona sud, gli assessori comunali Massimiliano Minutoli e Francesco Caminiti, oltre al personale della stessa Protezione civile comunale e regionale. Nella stragrande maggioranza dei casi, osservati speciali quei tratti al momento non interessati da interventi di ripascimento finalizzati ad arginare il gravissimo fenomeno dell’erosione costiera. Una vera e propria emergenza, questa, per i residenti di villaggi quali Tremestieri, Santa Margherita e Galati, solo per citare i casi più spinosi, le cui abitazioni e i cui esercizi pagano troppo spesso dazio al mare in tempesta. Un chiaro esempio è offerto da quanto accaduto il 9 e 10 febbraio scorsi, giorni in cui numerosi immobili furono invasi da un ingente quantitativo di fango, detriti e acqua.

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