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Messina e quell'incomprensibile stop all'isola pedonale sul viale San Martino

Proprio ora che sta per arrivare la stagione dove, di fatto, si vive all’aperto, con tutti i flussi turistici provenienti dalle navi da crociera, che indurrebbero a estendere, non certo a contrarre, gli spazi pedonali della città

Incomprensibile. Un esperimento al contrario, cioè che va esattamente in direzione opposta a tutti quelli che erano, e sono, stati finora i provvedimenti sia della Giunta De Luca, sia di quella attuale, guidata da Federico Basile. Ci sforziamo con tutta la buona volontà possibile, ma non riusciamo davvero a cogliere la “ratio” di un provvedimento così contradditorio. E anche inutile, ai fini pratici. Per una quarantina di giorni, la parte che era stata pedonalizzata del viale San Martino torna fruibile dalle auto, per una concessione a quei commercianti che ancora ritengono che i danni all’economia derivano dalle isole pedonali e che pretendono che i cittadini possano parcheggiare il proprio mezzo privato davanti alle vetrine dei negozi. Che razza di esperimento è? E poi perché tra maggio e giugno, quando durante la stagione invernale quelle stesse aree sono rimaste interdette al traffico? Proprio ora che sta per arrivare la stagione dove, di fatto, si vive all’aperto, con tutti i flussi turistici provenienti dalle navi da crociera, che indurrebbero a estendere, non certo a contrarre, gli spazi pedonali della città. Questa Amministrazione comunale, pur criticata da più parti, ha avuto il coraggio di delineare una complessiva pianificazione, in materia di mobilità urbana, che va nella giusta direzione, quella di tutte le altre città europee degne di tal nome, vivibili, più “green”, più aperte all’interesse generale piuttosto che agli interessi di bottega. E il sindaco Basile ribadisce che non si torna indietro, che non è in discussione la “filosofia” generale che emerge dagli strumenti di programmazione e dalle opere fin qui realizzate (vedi i parcheggi d’interscambio, che dovrebbero indurre il cittadino a lasciare l’auto e percorrere le vie del centro a piedi o con i mezzi pubblici). Bene, allora perché questa decisione che è volta sicuramente ad accontentare qualcuno che l’ha richiesta, ma che alla fine scontenta tutti. E per la quale non troviamo altro aggettivo che... incomprensibile.

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