Messina

Domenica 05 Maggio 2024

Cardiochirurgia pediatrica a Taormina: sindacati e pazienti sul piede di guerra

Asportato tumore record a Cosenza

La contesa sul destino della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina potrebbe arrivare al suo atto conclusivo a Roma. La Regione non sembra intenzionata a tornare indietro sui propri passi e a rivedere la decisione di porre fine a luglio alle attività del Ccpm ma da più parti si va intensificando il pressing sull'esecutivo Schifani. I tempi si fanno stretti anche perché il “Bambino Gesù” vorrebbe capire se la vicenda è chiusa, come ha comunicato l'assessore alla Salute Giovanna Volo, o se potrà esserci un’apertura alla conferma del Centro. La questione dovrebbe a breve tornare nuovamente all'odg della Commissione Salute, a Palermo. Nel frattempo monta la protesta delle famiglie dei bambini ricoverati ed in cura ed è esplosa anche la protesta della politica e dei sindacati ma soprattutto dei cittadini per quello che viene definito lo “scippo” di un centro che, in questi anni, ha salvato la vita a tanti piccoli pazienti provenienti anche dalla Calabria. Così lo scenario che dovrebbe essere oggetto di confronto in VI Commissione è quello che porterà ad un tentativo, da parte delle deputazioni favorevoli alla conferma del “Ccpm”, di convincere il governo Schifani a rivedere l'attuale posizione e formalizzare una richiesta al Ministero della Salute per una deroga al decreto Balduzzi in Sicilia. Il braccio di ferro, a questo punto, riguarda il decreto ministeriale n. 70 del 2015 che, a suo tempo, ha previsto la possibilità di aprire una Cardiochirurgia ogni 5 milioni di abitanti. Un ostacolo non insormontabile, perché in determinate situazioni sarebbe possibile chiedere deroghe. Tanto più in questo caso perché si tratterebbe di una Cardiochirurgia che serve Sicilia Orientale e Calabria, utenti di due regioni e, quindi, di un vasto territorio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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