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Ponte sullo Stretto, sindaci di Messina e Villa nel Cda: pollice verso delle forze di Governo

Sono stati bocciati tutti gli emendamenti in cui si prevedeva l’ingresso dei sindaci pro-tempore di Messina e Villa San Giovanni nel cda della Società Stretto di Messina spa

"Oggi in commissione Trasporti abbiamo iniziato ad esaminare il decreto legge di Salvini sul Ponte sullo Stretto. Inopinatamente, sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti con cui si prevedeva l’ingresso dei sindaci pro-tempore di Messina e Villa San Giovanni nel cda della Società Stretto di Messina spa, nonché quelli che prevedevano la gratuità delle cariche fino al concreto inizio dei lavori dell’opera al fine di evitare l'elargizione di prebende". Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti, Anthony Barbagallo, a margine dell’avvio dell’esame del decreto Salvini sul Ponte. "La commissione ha invece approvato l’emendamento 1.39 - primo firmatario Barbagallo - che prevede un tetto di spesa alle indennità dei 9 componenti del comitato scientifico".

«A prescindere dai rilievi e dalle opinioni sull'opera Ponte sullo Stretto in sé, riteniamo che il governo e la maggioranza siano partiti decisamente con il piede sbagliato nell’affrontare l’iter del decreto. Tutti gli emendamenti presentati allo stato attuale sono stati respinti al mittente, tra cui il nostro che prevedeva un coinvolgimento fattivo dei comuni di Messina e Villa San Giovanni nella società 'Stretto di Messina Spà. Riteniamo che a questi Comuni vada data la possibilità di avere interlocuzioni più costanti e trasparenti con il governo per poter programmare e approntare i rispettivi piani urbanistici e di sviluppo territoriale e ambientale, al di là che il Progetto del Ponte venga portato avanti o meno». Così in una nota i deputati M5s Ilaria Fontana e Antonino Iaria, capigruppo M5s rispettivamente in comm. Infrastrutture-Ambiente e Trasporti. «Come al solito - proseguono - quando c'è da 'stringerè su un dossier dal governo vediamo tanta demagogia e zero serietà. Un’opera del genere, ammesso che sia davvero ciò che davvero serve a questi territori, non è un giochino, ma a leggere il provvedimento del governo sembra che per Salvini lo sia».

"La decisione di bocciare il nostro emendamento sulla partecipazione dei sindaci di Messina e Villa San Giovanni ai lavori del Consiglio di Amministrazione 'Società Ponte sullo Stretto" è un fatto molto negativo. Mi auguro che il Governo ci ripensi, perché pensare di costruire un’opera di quelle dimensioni ed impatto tenendo all’oscuro le istituzioni dei territori interessati non è indice di buon senso" afferma Francesco Gallo, parlamentare di Sud Chiama Nord, in merito alla bocciatura al DL Ponte sullo Stretto avvenuta nel pomeriggio nelle commissioni congiunte Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati.

"Non ci stancheremo di ripetere come il decreto legge all’esame della Camera non è un decreto per fare il Ponte di Messina ma serve esclusivamente a riesumare la società 'Ponte sullo Strettò che era stata messa in liquidazione - aggiunge Gallo -. Non siamo neanche alla dichiarazione d’intenti e i messinesi sono giustamente diffidenti di chi, per decenni, ha fatto promesse rimaste tutte sulla carta". "Vorrei sommessamente ricordare - prosegue l’esponente di Sud chiama Nord - come per la costruzione del nuovo ponte Morandi a Genova il sindaco della città venne, come era giusto, nominato commissario dal Governo. Qui chiediamo semplicemente d’invitare i sindaci alle riunioni del consiglio di amministrazione e si adduce come motivazione di non voler creare dei precedenti. Mi sembra una argomentazione molto debole". "Ripresenteremo l’emendamento in aula cercando di far capire al governo che si tratta solamente di una scelta di buon senso", conclude Gallo.

 

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