La recente aggressione subita dagli agenti della Polizia penitenziaria della Casa circondariale di Barcellona, perpetrata venerdì scorso da un detenuto che prima di sferrare calci e pugni si era sottratto al controllo visivo, è solo l'ultima di una lunga lista di violenze ed intimidazioni denunciate dal sindacato autonomo “Pol.Giust.”, confederato Consipe, che lamenta come il corpo di Polizia penitenziaria siciliana «opera ormai da troppo tempo in una situazione dove gli standard di sicurezza negli istituti sono sempre al di sotto dei livelli minimi».
In una nota del segretario nazionale Francesco Davide Scaduto, il sindacato sottolinea come «le aggressioni sono tutte molto simili tra di loro, legate da un unico comune denominatore, ovvero l'incapacità di affermare a livello nazionale come i protocolli d'intervento e gli strumenti a disposizione sono oramai inadeguati e fallimentari. Sembrerebbe che i detenuti sappiano ormai che per farsi trasferire in altri istituti debbano scagliarsi contro i colleghi e gli stessi poliziotti oramai sono intimoriti da una politica che non li tutela, passando dal lato dei cattivi pur essendo rappresentanti dello stesso Stato».
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