È una corsa contro il tempo. Martedì prossimo le Commissione riunite della Camera dei deputati torneranno a esaminare il Dl Ponte ed entro giovedì dovrebbe essere esitato il decreto di conversione in legge, che andrà poi al voto del Parlamento. L’obiettivo del Governo era di arrivare entro il 30 aprile all’approvazione, e dunque all’avvio dell’iter di ricostituzione degli organi societari della “Stretto di Messina” e delle procedure di affidamento al Consorzio Eurolink dell’incarico di aggiornamento del progetto definitivo, per arrivare alla progettazione esecutiva entro il 31 luglio del 2024. Il cronoprogramma indicato dal ministro Matteo Salvini ha avuto, però, un leggero slittamento, alla luce delle numerose audizioni svoltesi davanti alle Commissioni Trasporti e Ambiente di Montecitorio.
In queste ore febbrili si lavora agli emendamenti. Sono nove quelli presentati dalla maggioranza e concordati con il Governo, ce ne sono anche alcuni firmati da esponenti dell’opposizione, che potrebbero essere accolti. E per Messina una delle novità più significative potrebbe essere l’inserimento del porto di Tremestieri nel Dl contenente disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile nello Stretto.
Cosa c’entra il porto di Tremestieri con il Ponte? Si vocifera che i tecnici del ministero delle Infrastrutture abbiano sollevato alcuni dubbi. Ma di questo argomento il ministro Salvini aveva discusso nelle scorse settimane con il sindaco di Messina, comprendendo l’importanza di arrivare a sbloccare un’opera che la città attende da decenni.
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