Rabbia e indignazione a Taormina e nell'hinterland per la chiusura della Cardiochirurgia Pediatrica prevista dalla Regione siciliana alla scadenza della convenzione con il “Bambino Gesù” di Roma alla data del 31 luglio.
I sindaci del Distretto Sanitario 32, di cui è capofila Taormina, parlano di «provvedimento inaccettabile che penalizza la sanità al servizio di un intero comprensorio», fanno quadrato e si troveranno a confronto nei prossimi giorni per fare il punto ed individuare le azioni da mettere in campo per contrastare questa decisione del governo Schifani.
I genitori dei bambini ricoverati ed in cura al Ccpm valutano di mettere in atto una protesta eclatante. «Avevamo sospeso qualsiasi iniziativa in tal senso perché erano state date rassicurazioni dopo le sedute di Commissione Salute ma anche stavolta le promesse non sono state mantenute e la fiducia è stata tradita. Non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci e difenderemo fino alla fine il diritto di curare i nostri figli nel centro di Taormina», fa sapere la responsabile del Comitato della famiglie del “Ccpm”, Caterina Rizzo.
«Faremo anche noi la nostra parte per impedire questa chiusura, il diritto alla salute non può essere calpestato in questo modo, i cittadini devono potersi curare qui senza dover tornare a fare viaggi della speranza come avveniva in passato», afferma la responsabile di CittadinanzAttiva-Tribunale dei Diritti del Malato per il comprensorio di Taormina, Agata Polonia.
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