Un’azione criminale, lo scorso mese di settembre, è sfociata in tre arresti eseguiti dalla polizia su ordinanza di applicazione di misure cautelari firmata dalla giudice per le indagini preliminari Monia De Francesco. In carcere tre messinesi di 51 anni (D. C.), 60 anni (G. F.) e 24 anni (G. M.). Le accuse sono contenute in due capi d’imputazione formulati dalla Procura. Il primo, relativo al reato di rapina aggravata in concorso, descrive «una violenza consistita nello strappare di dosso» a un filippino una tracolla, «facendolo rovinare a terra e causandogli lesioni», così che i tre si sono impossessati di «25.000 euro», 2 carte per versare sui circuiti Moneygram e Small World, una carta poste evolution, un telefonino, una carta d’identità e una tessera sanitaria. Due dei tre indagati hanno fatto da “vedette”, sia a piedi che a bordo di una Citroen C3, mentre un terzo complice era alla guida di un ciclomotore in sella al quale si è poi dileguato. Il secondo addebito si riferisce al reato di lesioni, perché il terzetto avrebbe consentito «che l’autore materiale dell’aggressione rimasto ignoto scaraventasse a terra» la vittima, «strappandogli di dosso una tracolla» e causando alla stessa un «trauma contusivo al braccio e gomito destro e sinistro, traumi al ginocchio, ai glutei e a un dito della mano, con prognosi di cinque giorni. Con l’aggravante di aver commesso il fatto «per motivi abietti e futili» e aver agito «con crudeltà».
È la mattina del 16 settembre quando le Volanti intervengono in un market di via Placida, specializzato nella vendita di prodotti asiatici, in seguito a una rapina ai danni del titolare di origini filippine. Quest’ultimo racconta che qualche minuto prima si è recato a piedi in un ufficio postale di via Garibaldi, per effettuare un versamento di 25mila euro in contanti. Ma qui non ci arriva mai, in quanto alle sue spalle si avventa un soggetto di corporatura magra, travisato con casco, che gli sottrae il marsupio, lo scaraventa sul selciato e fugge su uno scooter guidato da un “compare”. La vittima è medicata in ospedale e il giorno dopo sporge denuncia alla Squadra mobile.
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