Slittano i tempi dell’autopsia sul corpo di Jad, il bambino tunisino di 4 mesi deceduto per un’emorragia celebrale al Policlinico di Messina dove è stato operato dopo essere caduto nella sua abitazione. L’ipotesi che l’esame fosse eseguito oggi è saltata a seguito verosimilmente della volontà della procura di Barcellona Pozzo di Gotto di acquisire preventivamente altri elementi che potrebbero essere utili all’indagine. Indagine che registra altri due indagati. Si tratta dei genitori del piccolo Jad, che all’alba hanno ricevuto nella loro abitazione che si trova a due passi dal municipio, la “visita” dei carabinieri di Barcellona muniti di un mandato di perquisizione domiciliare. Ai due genitori che sono assistiti dagli avvocati Giorgio Leotti e Giulio Lima, ai quali si sono rivolti dopo la tragedia che li ha colpiti, sono stati sequestrati i telefonini e i personal computer. L’ipotesi di reato contestata è omicidio colposo: il bambino, come si ricorderà sarebbe caduto mentre si trovava con loro in cucina.