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Ponte sullo Stretto, lo studio: "E' un’opera progressista che ristabilisce l’equità tra regioni"

Lo studio degli esperti Nuzzolo e Rindone pubblicato sul “Quaderno” di marzo della Fondazione Progresso Europa Riforme

Sul “Quaderno” di marzo della Fondazione “Per-Progresso Europa Riforme” c’è un interessantissimo studio, a firma di due docenti universitari, Agostino Nuzzolo e Corrado Rindone. Il primo è ordinario di Trasporti all’Università di Tor Vergata e il secondo è ricercatore all’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il loro studio si riferisce al tema “L’attraversamento ferroviario dello Stretto e l’equità sociale in Calabria e Sicilia». I due esperti analizzano gli effetti dell’attraversamento ferroviario stabile dello Stretto di Messina nell’ottica delle politiche di coesione sociale e territoriale, e quindi della sostenibilità sociale dell’opera. «Nello specifico si fa riferimento soprattutto al contributo che può derivare dalla realizzazione dell’attraversamento stabile in termini di riduzione del divario economico, sociale e territoriale che caratterizza la Calabria e la Sicilia, e più in generale il Sud, rispetto alle altre regioni. La comprensione di questi effetti potenziali è essenziale per la messa in atto delle altre politiche che devono accompagnare l’intervento infrastrutturale per massimizzare le ricadute dell’investimento», ad esempio «individuare quali tipi di servizi ferroviari regionali e soprattutto interregionali andranno implementati per servire l’area dello Stretto».

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