La campagna di recupero della montagna di crediti è cominciata a fine 2022. Settantacinquemila raccomandate ai morosi dell’acqua. Prima venti giorni per mettersi in regola, poi il termine spostato al 28 febbraio. Dal primo marzo Amam è passata dalla parole ai fatti e ha avviato la fase più concreta del recupero con le riduzioni e i tagli delle erogazioni per “convincere” i messinesi a mettersi in linea con i pagamenti. E così è passato il primo mese di questa campagna e un primo bilancio può essere tracciato per capire il trend e se la scelta di passare alle vie di fatto sta pagando. Ogni giorno l’Amam “estrae” in maniera casuale i nomi degli utenti morosi ai quali ridurre la portata dell’erogazione ( è il caso di condomini e case private) o passare direttamente al taglio ( per le utenze commerciali). Ebbene dal primo marzo, sono state un centinaio le utenze a cui hanno fatto visita le squadre di Amam. Una quindicina i giorni effettivi di attività che si svolge, di norma dal lunedì al giovedì. Le chiusure e le riduzioni sono state per il 40% fra i condomini e per il 60% fra le utenze commerciali. A valle di questa attività un’ottantina di utenti, già nelle 24 ore successive, si sono messi in linea con i pagamenti o hanno avviato, con l’anticipo, la rateizzazione. Gli altri 20, per lo più condomini, invece, stanno raccogliendo i fondi per l’anticipo accontentandosi dei 150 litri a famiglia che viene loro garantita dalle regole Arera. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina