Si dividono le strade processuali degli ormai ex autisti dell’Atm, licenziati in tronco dall’azienda nell’agosto dello scorso anno con l’ipotesi di aver falsificato la documentazione per accedere alla selezione. Si tratta di Giuseppe Corvasce, assistito dall’avvocato Rosaria Filloramo, e Michele Taormina, assistito dall’avvocato Salvatore Silvestro. L’Atm a suo tempo dopo avere indagato a fondo con una inchiesta interna ebbe conferma della condotta scorretta e li licenziò in tronco. In origine, dal punto di vista penale, si trattava del classico decreto penale di condanna , che la parte può “accogliere” od opporre per andare a processo. L’esito si è avuto davanti al gup Simona Finocchiaro: Corvasce dopo l’opposizione al decreto penale di condanna, ha chiesto lo svolgimento del giudizio abbreviato e il gup ha rinviato il procedimento al 3 aprile in quanto è incompetente per avere emesso il decreto penale di condanna che è l’oggetto dell’opposizione; per Taormina il giudice ha rinviato il procedimento all’udienza del 10 luglio per l’elaborazione del programma di trattamento, visto che l’imputato ha chiesto di proseguire con la messa alla prova. In entrambi i casi si è costituita l’Atm come azienda, che è stata rappresentata dall’avvocato Giovanni Mannuccia. Giovanni Mannuccia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina