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Messina, il rettore Cuzzocrea: «La politica stia lontana dall’Università»

«Sul Policlinico non si scherza più: il tetto di spesa era sbagliato, bene gli ultimi 4 milioni

Nell’ultimo anno più spiccioli che gli resta da percorrere come rettore dell’Università di Messina, ma nel frattempo è stato anche eletto al Crui come presidente di tutti i suoi colleghi italiani, Salvatore Cuzzocrea sembra essere diventato un po’ come l’ultimo Francesco Cossiga, l’ex presidente della Repubblica che alla fine della sua permanenza al Quirinale si trasformò in uno spietato “picconatore” contro tutti. Dei suoi predecessori ieri ha nominato soltanto il prof. Gaetano Silvestri e il prof. Franco Tomasello, mentre quando s’è dovuto “rivolgere” a Pietro Navarra ha parlato del «precedente rettore». Ieri mattina dopo un lungo silenzio vissuto a denti stretti, nella conferenza stampa che ha indetto al secondo piano del plesso centrale dell’Università, nella sala Senato, ne ha avute praticamente per tutti su tanti temi molto caldi («la politica resti fuori dall’Università»). Fornendo pure qualche “notizia criminis” di cui probabilmente si occuperà nei prossimi mesi la Procura.

Il cantiere... Policlinico

A cominciare dal cantiere del pronto soccorso del Policlinico, che lui può solo guardare perché i lavori sono a carico della Regione e vanno molto a rilento: «Ci vorrà almeno ancora un anno e mezzo prima di completarlo, si è perso troppo tempo, io ho già appaltato il piano -1 del padiglione E che mi riguarda, in quattro mesi i lavori saranno completati», ha detto. «Credo che quel cantiere sia inaccettabile per come è stato gestito - ha poi aggiunto -, e per le false promesse date, non voglio fare la Cassandra ma l’avevo detto che quel modo di gestire un appalto non avrebbe portato nessun risultato. Ho grande fiducia nel nuovo Soggetto attuatore nominato dalla Regione Siciliana che sento regolarmente in quanto titolare dell'immobile. Servono risorse finanziarie, mi è stato detto che le troveranno, mi hanno ribadito che ci saranno certamente. In questo momento il cantiere è fermo e questo mi preoccupa molto. Dal mio punto di vista se vanno avanti in maniera molto forte credo sia necessario non meno di un anno e mezzo».
E sul tetto di spesa del Policlinico, che in passato fu modulato troppo al ribasso e in questi anni non ha consentito la stabilizzazione di parecchio personale, il rettore Cuzzocrea ha detto chiaro e tondo che ci sono delle precise responsabilità per la sottovalutazione del budget necessario, ma che adesso fortunatamente la Regione si è «accorta dell’errore» e sta stanziando i fondi necessari: «Abbiamo trovato un tetto di spesa sbagliato - ha poi aggiunto - che era di 70 milioni di euro. L’assessore Razza l’ha portato in due adeguamenti prima ad 80 e poi ad 86, l’assessore Volo ha previsto altri 4 milioni riconoscendo che nel totale ne mancavano 12, quindi sappiamo che c’è un impegno della Regione Siciliana ad adeguare questa attività».

Medici Ep: «Non bado alle pressioni politiche»

L’altro tema caldo è quello dei medici Ep, secondo lui «si è fatto tanto rumore per nulla»; sono circa 150 professionisti ai quali sono stati revocati, dal commissario del Policlinico, gli incarichi di direzione dei reparti, perché non dirigenti: «la legge parlava chiaro già nel 2016, io l’ho applicata correttamente e la magistratura di recente con le sentenze mi ha dato ragione». Poi ha aggiunto: «la Cassazione dice che quei medici sono specialisti, e che devono essere equiparati ai dirigenti medici, gli Ep con me non hanno perso un euro, non mi volto dall’altra parte e le pressioni politiche non mi interessano».

Il Policlinico come Irccs

Ancora sulla trasformazione del Policlinico in Irccs, che è stata «ritardata» perché «la pratica da inviare al Ministero è rimasta incomprensibilmente un anno e mezzo ferma sulla scrivania di un alto dirigente dell’assessorato alla Salute», e così «ho fatto finta di sbagliare e l’ho inviata io, per farmi rispondere che avrebbe dovuto farlo la Regione, che finalmente poi l’ha inviata. Ma nel frattempo abbiamo perso parecchi fondi».

La manutenzione al Policlinico

Altro tema affrontato: «La manutenzione ordinaria e straordinaria del Policlinico sarebbe in carico alla Regione: e non è mai stata fatta. In questi anni cosa è stato fatto? Il Policlinico prima del 2021 non aveva un piano triennale delle opere pubbliche, oggi ci sarà un project financing per “rifare” il Policlinico». Poi una precisa frecciata, delle tante che ha scagliato a chi c’era prima, contro i dirigenti che hanno governato il Policlinico in precedenza, i quali «dopo un anno hanno abbandonato la barca. Avevamo 9 posti in Rianimazione, adesso ne abbiamo realizzati altri 23, oltre le terapie intensive post ospedaliere. Però ancora attendo il padiglione dedicato, e il pronto soccorso». Poi due domande gettate nello stagno: «Che fine ha fatto il finanziamento della Banca d’Italia per il Policlinico? Dove è lo “Spallanzanino”? Il direttore generale del Policlinico non risponde al rettore, ma all’assessore regionale alla Sanità, ma nonostante questo abbiamo recuperato 24 milioni, di cui 8 in cofinanziamento, per rifare tutte le sale operatorie del Policlinico, e abbiamo portato avanti 290 concorsi per la facoltà di Medicina».

Il QS Ranking

Mentre il rettore Cuzzocrea nella sala Senato era un fiume in piena contro tutti, sono stati pubblicati i risultati del “QS Ranking by Subject 2023”, dove l’ateneo di Messina conferma il proprio posizionamento tra le prime 400 università nel mondo per Medicina, ed è tra le migliori 500 università globalmente per tutte le discipline mediche in generale (Life Sciences & Medicine). Mentre a livello italiano s’è classificato al 28° posto. C’è un nuovo prestigioso posizionamento in una quinta disciplina in cui l’Università si è piazzata per la prima volta, si tratta di Physics & Astronomy, per cui è entrata nella fascia 601-620. Consolidati inoltre i risultati dei precedenti anni per Scienze Biologiche (fascia 601-640 al mondo) e per la macroarea delle scienze naturali, con la fascia 551-600 per Chimica. Su questa classifica il rettore in una nota, nel pomeriggio, ha dichiarato: «Registriamo con grande soddisfazione un ulteriore piazzamento di UniMe nel prestigioso ranking stilato da QS. Si aggiunge quindi un altro importante tassello che permette al nostro Ateneo di raggiungere una sempre maggiore visibilità internazionale, e come sempre non posso fare a meno di ringraziare tutta la comunità accademica che sta centrando, di anno in anno, obiettivi sempre più importanti».
Tornando alla conferenza stampa della mattinata, è andato avanti per oltre un'ora il rettore Cuzzocrea, con una montagna di atti a corredo che faceva intravedere, su ogni argomento. Ma probabilmente questa non sarà l’unica conferenza stampa che convocherà. Per continuare, d’ora in avanti, con le sue “picconate”.

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