Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Messina, “concorsone” del Comune: c’è un ricorso. Oggi udienza al Tar

Il Comune di Messina

Il “concorsone” del Comune per 341 assunzioni è a rischio. C’è, infatti, un ricorso che verrà discusso oggi al Tar di Catania e che potrebbe bloccare tutto o, in parte, cambiare le carte in tavola. Con il ricorso, infatti, viene chiesto l’annullamento: della determina pubblicata in Gazzetta ufficiale con la quale viene indetto il “concorsone”; del bando, in particolare, per le cinque unità di personale d inquadrare nella categoria D dell’area vigilanza (la polizia municipale); della delibera di Giunta del settembre scorso con la quale è stato approvato l’ultimo Piano triennale del fabbisogno del personale, quello da cui, appunto, è scaturito il concorso. Tutti i ricorrenti, che si sono affidati agli avvocati Giovanni Marchese e Cristina Bellerone, sono dipendenti comunali e agenti della polizia municipale che, si legge nel ricorso, «nella corso della loro lunga carriera hanno acquisito un curriculum di tutto rispetto (...) ottenendo preparazione, conoscenze e attitudini» per un avanzamento di carriera, secondo la disciplina della «progressione verticale, su cui da tempo hanno confidato, attendendo il superamento degli impedimenti all’indizione della relativa selezione concorsuale, fino ad oggi, costituiti dalla situazione del Comune, ente in riequilibrio finanziario». In altri termini, questi dipendenti hanno atteso per anni che a Palazzo Zanca si calmassero le acque, da punto di vista finanziario, e ora che è arrivato il momento dei concorsi – questo è il nocciolo della questione – per loro non c’è spazio. Nonostante le rassicurazioni giunte più volte, in occasione delle varie assemblee sindacali (i ricorrenti sono tutti iscritti alla Fp Cgil), sulle famose progressioni verticali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

leggi l'articolo completo