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Vulcano, cresce la protesta Stagione turistica a rischio

Pozza dei fanghi chiusa e divieto di scalata al cratere. Timori per il flop in vista delle vacanze pasquali

Crescono fermento e preoccupazione a Vulcano, per quello che è l’ormai, imminente, avvio della stagione turistica, in considerazione del permanere della chiusura della pozza dei fanghi (sotto sequestro dal 17 giugno 2020) e del divieto di scalata al gran cratere, emesso, a suo tempo, per l’emissione, fuori norma, dei gas vulcanici. Di questo, inevitabilmente, si è parlato domenica, nel corso dell’incontro, organizzato sull’isola, per la presentazione del “Piano del turismo sostenibile delle Isole Eolie”, affidato alla Fondazione Santagata di Torino. Permanendo la chiusura del cratere, nelle more che trovi una soluzione la vicenda giudiziaria della pozza, diverse attività hanno preannunciato l’intenzione di non aprire, per protesta, per Pasqua. «Non avrebbe senso prospettare alla clientela turistica – è stato detto – una vacanza senza l’accesso alla fonte di attrattiva dell’isola».
Il sindaco Riccardo Gullo ha rassicurato la popolazione, annunciando iniziative in tal senso. Importanti novità potrebbero arrivare già la prossima settimana.

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