Approda alla tappa dell’udienza preliminare un’inchiesta gestita dalla Procura di Messina e relativa a casi di presunto riciclaggio. Riguarda sei imputati, nei confronti dei quali la procuratrice vicaria Rosa Raffa aveva avanzato richiesta di rinvio a giudizio. Successivamente, la giudice Maria Militello ha fissato l’udienza preliminare per il 15 febbraio, poi posticipata al 19 aprile prossimo per difetti di notifica. Coinvolti Carmelo Genovese, 65 anni, di Milazzo; Salvatore Gullì, messinese di 36 anni; Alessio Chillari, 30 anni, originario di Messina; Giuseppe Vecchio, messinese di 46 anni; Rosario Vecchio, messinese di 30 anni; Gioacchino Mancinelli, 36 anni, nato a Napoli. Sono difesi dagli avvocati Giorgio Leotti, Giuseppe Ciminata, Andrea Florio, Alberto D’Audino e Giuseppina Cicale. Sei i capi d’imputazione contestati dall’Ufficio inquirente del Tribunale di Messina. Sotto la lente, in particolare, alcune condotte addebitate a Carmelo Genovese, in qualità di titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche automobilistiche con sede a Milazzo, che, in concorso, di volta in volta, con gli altri indagati, «utilizzando falsi documenti di circolazione francesi, peraltro non conformi agli standard di sicurezza utilizzati in Francia», richiedeva «alla Motorizzazione civile di Messina, la nazionalizzazione di un veicolo Nissan Qashqai, già apparentemente munito di targa estera», «compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco a conseguire l’assegnazione di nuova targa italiana», così da «ostacolare l’identificazione sia della provenienza delittuosa della Nissan, oggetto di furto» ai danni di una signora l’1 ottobre 2019, «sia dei documenti di circolazione esteri abbinati». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina