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Messina, isole ecologiche verso la riconversione

Senza più lo “stimolo” dello sconto nella Tari, i Ccr potranno mutare assetto e orari pur restando essenziali per liberarsi di molti tipi di rifiuti. Ma raccoglievano solo il 6% della raccolta differenziata

Addio o arrivederci? Cosa ne sarà delle isole ecologiche? Continueranno a essere frequentate oppure si ridurranno a desolanti spazi senza un fine? La decisione di tagliare lo sconto sulla Tari per chi conferisce ai centri comunali di raccolta è stata approvata in Consiglio ma parte dalla decisione dell’amministrazione di chiudere una fase storica in cui quel contributo sopperiva al disagio di dover portare ad una delle sei isole ecologiche i rifiuti perché il porta a porta non era ancora a regime in tutta la città. Adesso che la differenziata è un servizio diffuso e con buona performance, quella “carezza” dello sconto non ha più ragione d’esistere, ha spiegato l’assessore ai tributi Roberto Cicala. Tanto più se si considera che quello sconto si riversava non sulle casse del comune, ma sulle tasche degli altri messinesi che invece alle isole non vanno o non raggiungono lo standard minimo.


Ma torniamo al futuro delle isole ecologiche. «Faremo una valutazione almeno fra un paio di mesi per capire se la rotta è quella giusta o se servono dei correttivi – ha detto ieri Cicala, analizzando i dati dei primi 80 giorni di conferimento nei Ccr –. Mi attendo un calo nelle prime settimane, per effetto della novità, ma l’analisi va fatta a medio termine quando il dato potrebbe riassettarsi».
Intanto la Messina Servizi guarderà a questi primi giorni per cercare di capire come muovere le sue pedine.

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